mercoledì 14 maggio 2014


I rumors erano nell’aria da tempo, da mesi, ma apparivano, quantomeno al sottoscritto, come le più classiche speculazioni da calciomercato estivo tanto erano prontamente smentiti dalle alte sfere di Redmond: “Kinect è parte imprescindibile dell’esperienza Xbox One”, “Kinect non è inteso come accessorio opzionale, e questo gli sviluppatori lo sanno”.  E poi, ieri, l’annuncio ufficiale. Dal prossimo 9 Giugno Xbox One sarà venduta anche senza la sua “telecamera”, al prezzo ridotto di 399€, allineandosi così al listino della concorrente Sony. Ennesima bufala? No, la notizia è subito confermata da tutte le principali testate specializzate, poi ufficialmente dallo stesso Phil Spencer.


I forum, come preventivabile, si sono imemdiatamente scatenati, dividendosi tra favorevoli e contrari, con l’ovvio condimento di sfottò come la tradizione delle console war impone.
E’ chiaro che l’ennesimo dietro-front di MS (dopo l’”always on-line”, i DRM sull’usato e altre quisquiglie) sancisca definitivamente l’abbandono della sua strategia next-gen, in favore di quella più tradizionale sposata e continuamente ribadita da Sony negli ultimi dodici mesi. Ma, a conti fatti, quali sono i pro e i contro di tale operazione, per Microsoft e per i suoi utenti, attuali e/o futuri?
Comparando le vendite con quelle del primo anno di Xbox 360, la nuova console non sta andando male, tutt’altro. Ma è chiaro il gap con la concorrente PS4, gap che progressivamente si è ampliato con potenziali ripercussioni esponenziali sulla stima di crescita “penetrativa” di Xbox One. Si dice sempre che siano i giochi a far vendere le macchine sul lungo periodo, ma dal lato delle esclusive il pur ottimo Titanfall non si è dimostrato il booster tanto atteso (già nel nostro piccolo orticello, il sottoscritto non l’ha comprato ed i due esimi blog-colleghi l’hanno già abbandonato), mentre da quello dei titoli multipiattaforma le performance grafiche sempre, o quasi, un gradino sotto a PS4 certo non hanno aiutato. Cosa sia responsabile del gap prestazionale non è ancora del tutto chiaro: limiti tecnici dell’hardware, del dev-kit, delle DirectX, oppure semplicemente architettura più complessa e quindi causa di una curva di apprendimento più lunga ed impervia. Forse tutto ciò combinato insieme. Magari con le DX12, e col tempo, la differenza si assottiglierà, un po’ come accaduto a parti inverse durante la scorsa interminabile generazione. Sta di fatto che Microsoft stia perdendo terreno, e abbia dovuto/debba inventarsi qualcosa per recuperare. Per l’E3 ha promesso contenuti software importanti, e qualcosa già si intravede (leggasi Sunset Overdrive) ma evidentemente ha voluto anche rinnovare l’interesse per la piattaforma in sé.


E quale migliore sorpresa, per i potenziali futuri acquirenti ancora indecisi, che un sostanziale taglio di prezzo? D’altronde l’aveva già fatto ai tempi della prima Xbox, per altro ricompensando gli early-adopter con giochi e accessori. Ora però l’operazione è completamente diversa. Il prezzo non è stato tagliato, Microsoft non si sta accollando pienamente il costo di tale operazione (ad eccezione del mancato margine sui 100 euro addizionali, ammesso che ce ne fosse, e della ristrutturazione dei processi produttivi/distributivi). Sta semplicemente offrendo un prodotto diverso, ridotto. Come acquistare un’auto con allestimento base rispetto al full-optional. Certo così facendo si rende il prodotto più accessibile a chi, per necessità o virtù, è più cauto con le spese, e ciò è vitale considerando le attuali contingenze economiche. Ma visto che c’è sempre qualcuno che paga alla fine, e non sarà Microsoft, chi altri?
Gli early-adopter sicuramente, ma non tanto per i 100€ in sé: è chiaro che la tecnologia si deprezzi col tempo, e ad esempio con gli smartphone siamo abituati a variazioni al ribasso ancor più repentine.
Forse forte proprio di questa tendenza ormai diffusa, Redmond non andrà a premiare/rifondare i fedelissimi del day one con titoli, accessori o abbonamenti omaggio. Niente di niente, già ufficialmente confermato. Ma ripeto, non sono i 100€. E’ la promessa mancata, è la condanna di una periferica chiaramente non ancora sfruttata al meglio ma che poteva far sperare, almeno per quanto inizialmente dichiarato (anche se, a mio avviso, la scelta di demandare il calcolo computazionale alla CPU della console ha rappresentato un macroscopico passo falso). La storia videoludica, in particolare quella delle console, insegna che tutto ciò che è opzionale all’acquisto lo è per gli sviluppatori, lo è per gli utenti, lo è per tutti, e resta qualcosa di nicchia. Per quanto riguarda Kinect 2.0, la base installata non è ancora tale da poter rappresentare percentuale consistente nel futuro a lungo termine, a meno di altri ribaltoni concettuali o commerciali, o di una spinta consistente da parte del crescente popolo di brodcaster e YouTuber (ammesso che non sia una moda passeggera). Ma già leggo che Spencer & Co. Stanno pensando ad interfacce alternative e più economiche a supporto del riconoscimento vocale, e tanto potrebbe bastare ai più.

Quindi, cosa aspettarci dagli sviluppatori, soprattutto le terze parti, già riluttanti o non ancora in grado di sfruttare al meglio tale tecnologia, seppur fino ad ora rassicurati da un rapporto di diffusione 1:1, ma al contempo stressati nel tentativo di migliorare le tanto criticate performance grafiche?
A questo punto…. Poco o, meglio, nulla di più in termini quantitativi di quanto proposto nella scorsa generazione per Kinect 1.0. Pur volendo pensare positivo, di più sinceramente non mi attendo. D’altra parte, pure Nintendo fatica ad incentivare l’utilizzo del GamePad di WiiU, e pure la Playstation 4 Camera certo non vende quanto l’unità base.


Detto ciò, da early adopter mi ritengo deluso. Credevo in una Microsoft visionaria, innovativa e decisa. Invece vedo confusione, dietrofront continui, promesse mancate. E a Redmond chiaramente ne sono consapevoli, visti i recenti ribaltamenti organizzativi. Ciò nonostante, ancora nutro una certa fiducia, quantomeno nei confronti di Spencer. Chiaro, il nuovo bundle senza Kinect è passato al suo vaglio, ma probabilmente il buon Phil ha una sua visione più chiara e a lungo termine. Senza dubbio l’equazione prezzo inferiore = aumento base installata = più attenzione da parte degli sviluppatori = più titoli di qualità = utenti più felici ha avuto la meglio in questa decisione, e non mi sento certo di smentirla a priori, anche se resta tutta da verificare col tempo. E anche le modifiche al modello Xbox Live (Gold non più necessario per app e streaming) e Games With Gold (più titoli, anche per One, ma solo finché si resta abbonati paganti) sono da accogliersi positivamente, pur confermando la vittoria della strategia Sony, di nuovo emulata.

Per quanto riguarda Kinect… il futuro dell’investimento, da parte di Microsoft e di tutti colori che l’hanno acquistato, pare funesto.
Unknown
Scritto da Unknown

2 commenti:

  1. Purtroppo è tutto vero e tutto giusto. Dico "purtroppo" perchè Kinect era l'ultimo baluardo della visionaria strategia iniziale di Xbox One su cui Microsoft si era arroccata. Baluardo caduto in malo modo, sacrificando Kinect per riuscire a contrastare una PlayStation 4 che viaggia a vele spiegate, come Edward Kenway in ACIV Black Flag. Dico quindi "peccato" perché in Microsoft confidavo la stragrande maggioranza delle mie speranze next-gen, perlomeno in termini di esperienza completa e multimediale. Ora invece, tolto Kinect e tolte tutte le velleità di always online, cosa rimane? Rimane una console da 399 euro, stesso prezzo di PlayStation 4, ma meno potente della rivale Sony.

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  2. Bè ancora non ho raggiunto il tuo livello di pessimismo :) Come scritto la bontà di una console sta nei giochi, e proprio oggi il nuovo Mario Kart sembra dare prova di questa tesi (almeno da quanto leggo). Xbox One ha ancora tutto da dimostrare, ed in tal senso PS4 non è più avanti. Anzi, ad essere sinceri, tra le due continuo ad usare maggiormente la prima. (Anche se, in assoluto, al momento uso più che altro PS3 per smaltire il backlog alimentato dal Plus - e iPad con Greedle :) ) Però credo davvero che questo se non un addio a Kinect sia quanto meno un triste arrivederci.

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