La parola “backlog” rappresenta
ormai una costante della mia vita videoludica. Non bastassero le pile di giochi
acquistati in preda alla classica sindrome da acquisto compulsivo di cui ho già
avuto modo di parlare su queste stesse pagine, ad affollare cassetti e scaffali
di casa mia contribuiscono con forza anche pigne di riviste non lette. Si
tratta di una decina di numeri arretrati delle due pubblicazioni inglesi a cui
sono abbonato ormai da circa dieci anni, quelle Edge e games™ che con i loro
speciali e ed approfondimenti rappresentano l’ultimo flebile
ma autorevole baluardo che resta alla carta stampata per non soccombere
completamente all’online. Bene, proprio ieri sera leggendo un numero del 2014 di
Edge mi sono imbattuto in un’interessante articolo riguardante la pubblicazione
di The Last of Us Remastered per PS4, nel quale Neil Druckmann, creative
director del titolo Naughty Dog, descriveva come il processo di conversione PS3
-> PS4 si fosse in realtà rivelato ben più complesso di quanto era stato
preventivato e di quanto la gente possa essere portata a credere.
Le difficoltà più consistenti sono
derivate dal fatto che la versione originale di The Last of Us era fortemente
ottimizzata per la SPU del rognoso processore Cell di PlayStation 3, fatto che ha
finito in qualche modo per rendere più difficoltoso del previsto il lavoro di
trasposizione del gioco sull’hardware simil-PC di PlayStation 4. La
chiacchierata proseguiva con una riflessione su come dal 2006 (anno di uscita
di PS3) al 2013 (anno di uscita di TLOU) i progressi tecnici ottenuti sulla
console di casa Sony fossero stati stupefacenti, nonostante, appunto,
l’architettura di PS3 non si possa di certo annoverare tra le più facili da
addomesticare. I risultati ottenuti vanno ricondotti, oltre che alla bravura
degli sviluppatori, a quel processo di progressiva conoscenza hardware/software (nonché del miglioramento dei development kit) che da sempre ha caratterizzato
il ciclo di vita di una console (in particolare quello di PlayStation 3).
Questa in apparenza semplice disamina
ha fatto nascere un dubbio nella mia mente circospettosa: siamo sicuri che
questa tradizione possa essere rispettata anche dall’attuale generazione di
console? Sin dall’epoca delle presentazioni alla stampa pre-lancio, sia Sony
che Microsoft non hanno mai mancato di sottolineare come l’hardware delle loro
nuove ammiraglie fosse fortemente PC-oriented. L’adozione di un architettura
“picistica”, d’altronde, ha messo d’accordo un po’ tutti, rappresentando la
scelta più logica per garantire ai programmatori un ambiente di sviluppo già
conosciuto che potesse consentire l’ottenimento di buoni risultati in un lasso
di tempo piuttosto breve e con costi contenuti. Le cose probabilmente sono andate così. Tuttavia, se analizziamo con
pragmatismo i risultati tecnici ottenuti nel corso di questo primo anno e mezzo
di vita di Xbox One e PlayStation 4, è più che legittimo che un minimo di delusione serpeggi nell'aria. Ci troviamo infatti di fronte
a macchine che faticano, chi più (Xbox One) chi meno (PS4), a raggiungere in
maniera agevole quel risultato che le aspettative portavano a considerare come
il più classico dei minimi sindacali: risoluzione 1080p e 60/30 FPS costanti.
Come se questo non bastasse, i compromessi tecnici rispetto alle versioni PC
(metro di paragone preso a torto o a ragione dagli appassionati) si estendono
in diversi casi ad altri aspetti tecnici, come la qualità delle texture e all’assenza
di altri filtri ed effetti grafici in grado di garantire una cosmesi
maggiormente d’impatto. Insomma, per dirla in parole povere, ci troviamo di
fronte ad hardware che faticano a reggere il passo di PC di fascia media
(considerato il mercato di oggi, maggio 2015).
Tornando alla premessa iniziale, a preoccuparmi maggiormente è la possibilità che l'adozione di architetture ed ambienti di sviluppo
già conosciuti possa avere l’implicita conseguenza del raggiungimento del pieno sfruttamento delle risorse hardware delle attuali console in un lasso di tempo decisamente inferiore rispetto a quanto accaduto
in passato, portando ad una precoce obsolescenza di Xbox One e PlayStation 4. Certo,
da qui a due/tre anni vedremo prodotti decisamente migliori, arriveranno API e
librerie grafiche più efficienti che garantiranno attraverso l’ottimizzazione
un migliore sfruttamento di RAM, CPU e GPU. Tuttavia la sensazione è che la necessità di mantenere i prezzi di lancio su
livelli il più possibile abbordabili abbia fatto accorciare eccessivamente il
braccino di Microsoft e Sony, con la poco allettante prospettiva che One e PS4
possano fare una discreta fatica a mantenere i loro muscoli tonici tanto quanto
hanno fatto i loro predecessori.
Vi invito a prendere le mie
riflessioni per quelle che sono, cioè pensieri (o timori che dir si voglia) di
un semplice appassionato con qualche dubbio sulle prospettive a lungo termine di
Xbox One e PlayStation 4 sorte alla luce di quanto visto sino ad oggi. Mi
auguro vivamente che non sia così e di essere prontamente smentito da qualcuno
più esperto di me. Di sicuro vedere Xbox One e PlayStation 4 boccheggiare dopo
così poco tempo dalla loro uscita per far girare decentemente il Project Cars o
il The Witcher 3 di turno (giusto per rimanere sull’attualità) mentre un PC di
fascia medio/alta riesce a gestire il tutto con una certa nonchalance è cosa
che non mi tranquillizza per niente. L’unico a non curarsi di tutto
questo (ma, anzi, a goderne come un riccio) è il Digital Foundry, che sul
resolution gate e su uber-comparative a chi ha il prato più rigoglioso e la ragnatela più
definita sta facendo una vera e propria fortuna. E gli accessi si impennano…
Attento a non cadere anche tu nelle paranoie tecniche. Le console vivono e fanno storia per le esclusive.
RispondiEliminaUh? Cosa c'entra? Non ho mica detto il contrario! A questo punto, seguendo il tuo discorso, tanto valeva tenerci 360 e PS3 no? Davvero, non è questo il punto. Il punto è vedere la fatica che fanno One e PS4 a gestire giochi che francamente non pensavo fossero così "pesanti", considerando che ci troviamo già a 18 mesi dall'uscita. Non vorrei che di carne da spolpare ce ne sia davvero troppo poca... Tutto qua...
EliminaBè, il salto tecnico rispetto alla passata generazione per me è già evidente. Poteva essere più ampio? Forse, ma attendiamo ancora un po' e vediamo...
EliminaCmq io son più preoccupato per i contenuti, fin'ora troppo poco a mio avviso.