venerdì 3 luglio 2015


Sono passate due settimane, anche se a me sembrano due mesi. L’E3 è un frullatore, ti drena le energie e sembra quasi di aver vissuto un mese in soli quattro giorni. Qualcuno dirà invece che sono già passate due settimane e che quindi non ha più senso parlare ancora della fiera losangelina. Io però ho dovuto metabolizzare la stanchezza, il viaggio, riordinare le idee e cercare di capire cosa mi ha lasciato questo E3 2015. Cosa mi ha lasciato da videogiocatore ovviamente. Mi sento quindi di fare un’analisi a ragionamenti fatti, a bocce ferme. Quali bocce? Di certo non quelle delle avvenenti standiste....


La domanda è quindi solo ed esclusivamente una: cosa mi ha entusiasmato durante questo E3? Onestamente? Tante cose. Anche se poi, tornato a casa, mi sono reso conto che la pila di giochi arretrati è sempre più alta e non so quanto senso abbia attendere con così tanto entusiasmo le nuove uscite. Prima bisogna dare una sforbiciata al backlog. Rimane il fatto che questo è con tutta probabilità il migliore E3 degli ultimi 2-3 anni, nonostante Nintendo si sia presa un anno sabbatico in attesa dell’annuncio di NX. Per la casa di Kyoto i fuochi di artificio arriveranno non prima del 2016. I fuochi d’artificio, quelli veri, li hanno sparati sia Microsoft che Sony. C’è chi ha preferito la conferenza del colosso statunitense, in modo particolare per la concretezza, i numerosi titoli esclusivi in uscita nel 2015 (ben cinque quelli pubblicati da Microsoft Game Studios) e l’inatteso annuncio della retrocompatibilità via software che permetterà di giocare su Xbox One ad un numero imprecisato di titoli per Xbox 360. Dal canto suo Sony ha giocato tutte le sue carte sulle emozioni, mettendo sul piatto un poker d’assi non indifferente: The Last Guardian, Horizon: Zero Dawn, Shenmue III ed il remake di Final Fantasy VII. Quasi non ci credevo, guardavo i giornalisti e colleghi seduti vicini a me con un misto di gioia e stupore, in attesa del pizzicotto che mi risvegliasse da quello che sembrava solamente un bellissimo sogno. Invece no, è tutto vero. Certo, poi a bocce ferme ho notato che gran parte dei titoli annunciati in esclusiva (assoluta o temporale) usciranno unicamente nel 2016 o addirittura l’anno successivo. Tanto entusiasmo, ma tanta sarà anche l’attesa.


Non c’è quindi un vincitore tra Microsoft e Sony, solo due grandi conferenze e tanti giochi che faranno la felicità di milioni di videogiocatori, quest’anno, il prossimo o quello dopo. Spostandoci sulle terze parti, non si può non notare quanto alcuni publisher abbiano spinto forte sull’acceleratore. Sicuramente va citata Bethesda, capace di portare sul palco una versione di Fallout 4 ben più avanzata di quanto fosse lecito aspettarsi. Infatti il gioco si avvia al completamento ed uscirà a novembre. Meno interessante, almeno per i miei gusti, il nuovo Doom, fedele al proprio DNA ma troppo splatter (e mi verrebbe da dire, troppo americano) per i miei gusti. Ben più interessante è Dishonored 2, anche se il primo capitolo è ancora nel mio backlog, quindi per ora l’hype non è così elevato. A stupire ancora di più è Square Enix, che ha sparato colpi di cannone a destra e a manca, come mai avvenuto negli anni precedenti. Che sia tornata finalmente la vecchia Square Enix, quella che sulla prima PlayStation, ed in parte sulla seconda, non sbagliava nemmeno un gioco? Così sembra, visto che le produzioni nipponiche sembrano di nuovo al top, grazie ad un convincente Final Fantasy XIV, affiancato al già citato remake del settimo episodio della serie, al quale non si può non dare fiducia, e al redivivo Kingdom Hearts III. Anche sul fronte occidentale (leggasi: la vecchia Eidos) ci si può ritenere più che soddisfatti: tutti i grandi brand sono in pista, da Just Cause a Hitman, da Rise of the Tomb Raider (uno dei giochi che più attendo in questo 2015) a Deus Ex. E gli altri? Su tutti non posso non citare Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, nonostante il quantomeno discutibile trattamento riservato a Kojima. Mi tocca lanciare l’hashtag #freekojima?


Insomma, senza dilungarmi sulle uscite e gli annunci di tutti i publisher, è stato un E3 convincente, emozionalmente ricco e capace di dare fiducia al futuro di questa generazione di console. Sempre che si riesca per una volta a dimenticare le ormai insopportabili polemiche che popolano il web. Forse un po’ troppa attenzione sui visori di realtà aumentata/virtuale, ancora poco convincenti, soprattutto per via del peso e della difficoltà di utilizzo prolungato. In ogni caso è ora di dare un taglio netto a questa caccia alle streghe… concentriamoci per una volta su ciò che ci porta ad amare questo hobby: i videogiochi, le storie che raccontano e le emozioni che trasmettono. Con buona pace di downgrade, 900p vs 1080p e console war.
Unknown
Scritto da Unknown

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