Sono
passate due settimane, anche se a me sembrano due mesi. L’E3 è un frullatore,
ti drena le energie e sembra quasi di aver vissuto un mese in soli quattro
giorni. Qualcuno dirà invece che sono già passate due settimane e che
quindi non ha più senso parlare ancora della fiera losangelina. Io però ho
dovuto metabolizzare la stanchezza, il viaggio, riordinare le idee e cercare di
capire cosa mi ha lasciato questo E3 2015. Cosa mi ha lasciato da
videogiocatore ovviamente. Mi sento quindi di fare un’analisi a ragionamenti
fatti, a bocce ferme. Quali bocce? Di certo non quelle delle avvenenti
standiste....
La
domanda è quindi solo ed esclusivamente una: cosa mi ha entusiasmato durante
questo E3? Onestamente? Tante cose. Anche se poi, tornato a casa, mi sono reso
conto che la pila di giochi arretrati è sempre più alta e non so quanto senso
abbia attendere con così tanto entusiasmo le nuove uscite. Prima bisogna dare
una sforbiciata al backlog. Rimane il fatto che questo è con tutta probabilità
il migliore E3 degli ultimi 2-3 anni, nonostante Nintendo si sia presa un anno
sabbatico in attesa dell’annuncio di NX. Per la casa di Kyoto i fuochi di
artificio arriveranno non prima del 2016. I fuochi d’artificio, quelli veri, li
hanno sparati sia Microsoft che Sony. C’è chi ha preferito la conferenza del
colosso statunitense, in modo particolare per la concretezza, i numerosi titoli
esclusivi in uscita nel 2015 (ben cinque quelli pubblicati da Microsoft Game
Studios) e l’inatteso annuncio della retrocompatibilità via software che
permetterà di giocare su Xbox One ad un numero imprecisato di titoli per Xbox
360. Dal canto suo Sony ha giocato tutte le sue carte sulle emozioni, mettendo
sul piatto un poker d’assi non indifferente: The Last Guardian, Horizon: Zero
Dawn, Shenmue III ed il remake di Final Fantasy VII. Quasi non ci credevo,
guardavo i giornalisti e colleghi seduti vicini a me con un misto di gioia e
stupore, in attesa del pizzicotto che mi risvegliasse da quello che sembrava
solamente un bellissimo sogno. Invece no, è tutto vero. Certo, poi a bocce
ferme ho notato che gran parte dei titoli annunciati in esclusiva (assoluta o
temporale) usciranno unicamente nel 2016 o addirittura l’anno successivo. Tanto
entusiasmo, ma tanta sarà anche l’attesa.
Non
c’è quindi un vincitore tra Microsoft e Sony, solo due grandi conferenze e
tanti giochi che faranno la felicità di milioni di videogiocatori, quest’anno,
il prossimo o quello dopo. Spostandoci sulle terze parti, non si può non notare
quanto alcuni publisher abbiano spinto forte sull’acceleratore. Sicuramente va
citata Bethesda, capace di portare sul palco una versione di Fallout 4 ben più
avanzata di quanto fosse lecito aspettarsi. Infatti il gioco si avvia al
completamento ed uscirà a novembre. Meno interessante, almeno per i miei gusti,
il nuovo Doom, fedele al proprio DNA ma troppo splatter (e mi verrebbe da dire,
troppo americano) per i miei gusti. Ben più interessante è Dishonored 2, anche
se il primo capitolo è ancora nel mio backlog, quindi per ora l’hype non è così
elevato. A stupire ancora di più è Square Enix, che ha sparato colpi di cannone
a destra e a manca, come mai avvenuto negli anni precedenti. Che sia tornata
finalmente la vecchia Square Enix, quella che sulla prima PlayStation, ed in
parte sulla seconda, non sbagliava nemmeno un gioco? Così sembra, visto che le
produzioni nipponiche sembrano di nuovo al top, grazie ad un convincente Final
Fantasy XIV, affiancato al già citato remake del settimo episodio della serie,
al quale non si può non dare fiducia, e al redivivo Kingdom Hearts III. Anche
sul fronte occidentale (leggasi: la vecchia Eidos) ci si può ritenere più che
soddisfatti: tutti i grandi brand sono in pista, da Just Cause a Hitman, da
Rise of the Tomb Raider (uno dei giochi che più attendo in questo 2015) a Deus
Ex. E gli altri? Su tutti non posso non citare Metal Gear Solid V: The Phantom
Pain, nonostante il quantomeno discutibile trattamento riservato a Kojima. Mi tocca
lanciare l’hashtag #freekojima?
Insomma,
senza dilungarmi sulle uscite e gli annunci di tutti i publisher, è stato un E3
convincente, emozionalmente ricco e capace di dare fiducia al futuro di questa
generazione di console. Sempre che si riesca per una volta a dimenticare le
ormai insopportabili polemiche che popolano il web. Forse un po’ troppa
attenzione sui visori di realtà aumentata/virtuale, ancora poco convincenti,
soprattutto per via del peso e della difficoltà di utilizzo prolungato. In ogni
caso è ora di dare un taglio netto a questa caccia alle streghe… concentriamoci
per una volta su ciò che ci porta ad amare questo hobby: i videogiochi, le
storie che raccontano e le emozioni che trasmettono. Con buona pace di
downgrade, 900p vs 1080p e console war.
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Di
venerdì, luglio 03, 2015





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