lunedì 1 dicembre 2014


No, non quel Second Life. Non quello perché non mi ha mai attratto, nemmeno lontanamente. Second Life inteso come seconda vita, perché le esperienze MMO un po’ lo sono. Ancora mi ricordo i mesi passati su Final Fantasy XI su Xbox 360, le nottate insonni e soprattutto le amicizie nate nella Linkshell (l’equivalente di un clan), le settimane passate nei tentativi di prendere una coffer key o nel farmare i Silk Thread dai Crawler. Seconda vita perché l’approccio ad una esperienza MMO è tutt’altro che semplice e spesso ai limiti dell’alienante. D’altronde l’unico modo per viverne appieno l’essenza è necessario giocarci per numerose ore alla settimana e soprattutto coordinarsi con amici o conoscenti per poter completare tutte quelle attività che abbisognano di un buon numero di persone per essere portate a termine. Destiny, seppur più accessibile e con un minor numero di contenuti rispetto ad un MMO classico, trae forte ispirazione dai capisaldi del genere, mettendo a disposizione del giocatore attività giornaliere, settimanali, farming e raid, qui chiamati “incursioni”. Quindi è d’obbligo prendere in mano il calendario, cercare di far spazio nell’agenda e trovare dei giorni (se non tutta la settimana) per dedicarsi a quanto il gioco è capace di offrire al di sopra del substrato fatto di nemici a cui sparare.



A prima vista Destiny è uno sparatutto simile a molti altri, ma in realtà non lo è. Certo, ci sono tante similitudini con le precedenti opere di Bungie, soprattutto nel Crogiolo, cioè nel multiplayer competitivo. Ci sono anche nella storia un po’ confusionaria e poco incisiva, nella sfavillante colonna sonora e nel mondo sci-fi creato con maestria dal team di sviluppo nordamericano. Ma non è di questo che voglio parlare, visto che di recensioni di Destiny, a tre mesi di distanza dall’uscita, ne avrete ormai lette a decine. Voglio parlare invece di come va vissuto, giocato e amato. Partiamo da martedì, giorno “zero” delle attività settimanali. Bungie resetta i bonus accumulati nella settimana precedente e lancia varie attività: nuovo assalto settimanale e nuovo assalto Cala la Notte, entrambi da affrontare con due amici e riservati ai livelli elevati, possibilmente a livello 28. Vengono altresì resettati i progressi dell’unica Incursione attualmente disponibile fino all’uscita della prima espansione. La Volta di Vetro è la sfida che tutti vogliono affrontare, raid da 6 persone che va assolutamente completato per tentare di prendere armamento e soprattutto le uniche armature che permettono ai giocatori di arrivare a raggiungere l’agognato livello 30. Il martedì quindi si dedica almeno ai due assalti (appunto settimanale e Cala la Notte), utili per ottenere Strane Monete (che si spendono per acquistare armamento esotico, il più potente di tutto il gioco) ed oggetti leggendari. Magari già martedì, se il clan è affiatato, si tenta la Volta di Vetro al livello più basso (26). Esperienza sconsigliata ai cuori deboli, ci vuole minimo un’ora-un’ora e mezza per completarla e con un coordinamento degno dell’esercito americano. Non bisogna dimenticarsi dell’utilissima missione giornaliera, che regala oggetti utili per potenziare armi ed armature leggendarie ed esotiche. Quindi almeno 20 minuti al giorno, tutti i giorni, perlomeno quando si riesce! Giovedì pausa, c’è X-Factor e almeno un giorno di decompressione è d’uopo per recuperare le forze in attesa delle attività da svolgere nei giorni a venire. Venerdì arriva in città Xur, una gita è d’obbligo per vedere cosa propone: quel maledetto casco di Saint 14 ancora non l’ha messo in vendita, ma aspetto fiducioso. Intanto questa settimana ho preso il Piano C, fucile a fusione con danni ad arco. Diciassette strane monete, non poche ma nemmeno tante per un’arma che le vale tutte. Il fine settimana lo si dedica invece alle attività rimaste, magari un po’ di farming di materiali, oppure la sfida più impegnativa: la Volta di Vetro a livello 30. Preparatevi a sgranare il rosario, gli improperi sono dietro l’angolo.


Visto che molte persone non lo hanno affrontato con il giusto spirito, mi sembrava doveroso spiegare come va vissuto Destiny. E la prima risposta è “non come un semplice FPS”. Giocatelo così e non vi darà nulla, un po’ come un free roaming senza godersi l’esplorazione. Bisogna invece addentrarsi nelle dinamiche MMO, magari un po’ ripetitive, ma alla lunga gratificanti. Perché questo è Destiny, un gioco da godersi con gli amici, che ti permette di creare o coltivare amicizie e che richiede una grande disciplina, nonché un buon numero di ore settimanali. Ha pochi contenuti? Forse sì, ma si espanderà e amplierà nel corso dei prossimi mesi. E comunque, già adesso, mi sono rimaste poche sere libere in settimana…
Unknown
Scritto da Unknown

3 commenti:

  1. Grazie per la spiegazione. E' molto interessante (e non sto scherzando). Credo però che questo tipo di esperienza non faccia per me. Ripetere le stesse missioni più volte come in una sorta di loop solo per potenziare il personaggio e per poter poi affrontare il raid di turno non combacia con la mia idea di videogioco (che, peraltro, potrebbe benissimo essere contestata su mille altri fronti). Non lo so... Mi sembrerebbe quasi di togliere del tempo ad altre cose più meritevoli. Poi, oh, potrebbe essere benissimo che prima o poi, arrivato il gioco giusto e il gruppo giusto di persone con cui affrontarlo, io mi ricreda. Ci mancherebbe. Ho cambiato così tante volte idea nella mia vita che affermare con assoluta certezza che questo non accadrà mai sarebbe sciocco. :-)

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    1. Continuo a non capire quale differenza tu scorga tra questo e la ricerca di inutili, ai fini narrativi e/o ludici, collezionabili in un sandbox. Davvero.

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  2. Alla fine sono riuscito a provarlo ma mi sono reso conto che non fa per me.
    Non sono mai stato attirato dalle meccaniche MMO e malgrado in Destiny siano proposte in una maniera abbastanza nuova, probabilmente più adatta alle masse, non riesco a farmi tirare dentro.

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