martedì 10 giugno 2014



Dopo essere andato a letto alle 5 del mattino ed essere sopravvissuto a fatica alla maratona delle dirette streaming delle conferenze Microsoft, Sony, Electronic Arts ed Ubisoft, mancava all'appello solo Nintendo per concludere la carrellata di presentazioni previste per questa edizione dell'E3. A poco più di tre ore dalla fine del Nintendo Digital Event dedicato all'edizione 2014 della kermesse losangelina, è pertanto giunta l'ora di sgombrare la mente dalla stanchezza e di cercare per quanto possibile di riordinare i pensieri e di cercare di trarre le somme di quanto visto.

2015


A testimonianza di come questa generazione di console sia ancora per certi versi immatura, la comparsa di queste quattro cifre alla fine di ogni filmato è stata il leit motiv di quasi tutte le presentazioni. Se le software house manterranno le loro tempistiche, il prossimo anno rischia di passare alla storia come uno dei più prolifici di titoli di alto profilo che la storia possa ricordare. Ce n'è davvero per tutti i gusti: The Witcher 3: Wild Hunt, The Legend of Zelda Wii U, Rise of the Tomb Raider, Tom Clancy's The Division, Dying Light, Uncharted 4: A Thief's End, The Order: 1886, Halo 5: Guardians, Yoshi's Woolly World, Quantum Break, Batman: Arkham Knight, Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.

La lista è sicuramente incompleta, primo perché sono certo di essermi dimenticato titoli tanto importanti quanto quelli appena elencati, secondo perché di sicuro mancano all'appello progetti ancora non annunciati o sleeper hit passati ingiustamente sotto osservazione. Insomma, altro che carenza di titoli tripla A. Qui ce n'è in abbondanza e c'è di che essere allegri...

INDIE


Ad ulteriore testimonianza di come l'industria sembri godere di ottima salute, sia Microsoft che Sony hanno dimostrato di voler puntare forte sul lato Indie per diversificare l'offerta ludica sia in termini di gameplay che in termini di prezzo. Che Sony puntasse forte sul settore indipendente lo si era capito. Fa piacere constatare come l'ennesima rincorsa di Microsoft stia dando i suoi frutti, con il progetto ID@Xbox che, seppure un po' attardato, comincia ad ingranare. Di titoli meritevoli di attenzione ce n'è a bizzeffe anche qui. Così a caldo mi vengono da citare Inside, interessantissimo progetto di Playdead (quelli di Limbo), Ori and the Blind Forest di Moon e Below di Capybara, ma, ripeto, c'è davvero l'imbarazzo della scelta per entrambe le piattaforme. Vero Nintendo?

NINTENDO

Già, Nintendo... Nonostante gli annunci non siano certo mancati, la casa giapponese non sembra in grado di deviare sensibilmente dalla strada che ha iniziato pericolosamente a percorrere con Wii U. Dopo l'ottimo Mario Kart 8, la casa di Kyoto ha giocato nel corso di questo E3 le carte che ci si aspettava giocasse, non una di più, non una di meno. Grossa attenzione è stata riposta al prossimo capitolo della serie Super Smash Bros. (titolo che esercita sul sottoscritto un'attrattiva prossima allo zero assoluto), ma, tolti i già citati Zelda e Yoshi e il già noto Bayonetta 2, non è stato fatto nessun annuncio altisonante che potesse fare intravedere un cambio di passo deciso.

Anzi, l'enfasi posta su titoli tutto sommato di secondo piano come Hyrule Warriors e Splatoon e l'annuncio del (tardivo?) lancio sul mercato della action figures interattive chiamate "amiibo", mi hanno messo quasi tristezza... La pressoché totale assenza del supporto delle terze parti costituisce la classica ciliegina sulla torta, tanto da fare sempre di più temere che il futuro di Wii U si possa accomunare al controverso passato del buon vecchio GameCube. E no, per cortesia, non ditemi che sarà Captain Toad a risollevare le sorti di Wii U...

MICROSOFT


Una conferenza al 100% incentrata sui giochi, la presenza di tutti i titoli più importanti, molte esclusive temporali su mappe e DLC, l'annuncio del remake di Crackdown, di Halo: Master Chief Collection e di un nuovo progetto esclusivo Xbox One di Platinum Games (Scalebound) e la rinnovata spinta sul lato indie hanno messo in mostra una Microsoft più che mai pronta a rimettersi in scia della fuggitiva concorrenza di casa Sony. Tutto a posto quindi? Ni... nel senso che, non so dire il perché, ma qualcosa non mi torna ancora.

È mancato forse il vero annuncio a sorpresa che in tanti si attendevano, quel Fallout 4 esclusivo che potesse in qualche maniera dare una spinta propulsiva al recupero di una Xbox One che sembra avere come unico obiettivo immediato quello di proporre un'offerta ludica qualitativamente e quantitativamente in linea con PlayStation 4 (da questo punto di vista, la totale assenza di qualsivoglia accenno a Kinect è eloquente...). Basterà tutto questo? Non resta che attendere il dipanarsi degli eventi... Intanto, dite quello che volete, ma a me Sunset Overdrive piace un botto...

SONY

Nonostante una parte della conferenza sia risultata decisamente sottotono e fuori tema, Sony è sembrata quantomai lanciata e sicura di sé. Forte di una base installata che ormai ha quasi raggiunto i 9 milioni di pezzi e di una reputazione tornata ai livelli dell'epoca PS2, la casa giapponese ha mostrato i muscoli. Anche qui, forse, è mancato il megaton (alzi la mano chi è rimasto sorpreso dalla conclusione con il teaser di Uncharted 4...), però non sembra esserci davvero nulla di fuori posto.

Per un momento, quando è comparsa l'immagine della console con a fianco la PlayStation Camera, ho pensato all'imminente annuncio dell'inclusione della periferica in bundle con la console: mentre gli altri sfilano Kinect dalla confezione, noi inseriamo PlayStation Camera... Sarebbe stato un colpo clamoroso, soprattutto dal punto di vista mediatico... Evidentemente era un'idea economicamente non sostenibile. D'altronde non è certo Sony quella che si trova nella condizione di inseguire...

BOTTOM LINE

Una fiera tutto sommato molto buona, con tanta carne al fuoco. Nonostante fucili e soldati incazzati la facciano sempre un po' troppo da padroni, la sensazione che lascia questo E3 2014 è sicuramente di grande speranza verso il futuro. L'unico aspetto che personalmente mi ha lasciato un po' perplesso è la deriva social della stragrande maggioranza dei giochi. Anche le serie per certi versi meno propense a dinamiche multiplayer spinte, vedono ormai la propria offerta ludica pesantemente contaminata da modalità cooperative multigiocatore che, seppur gradite, spero non vadano ad inficiare troppo pesantemente sulla qualità dell'offerta single player (quella che, personalmente, continuo a ritenere più importante per consuetudini personali).

Non ci resta pertanto che attendere il 2015 gustandoci pietanze prelibatissime del calibro di Far Cry 4, Assassin's Creed Unity e Destiny, senza dimenticare il mio most wanted in assoluto: l'edizione next-gen di Grand Theft Auto V. Per una volta nella mia vita ho fatto bene ad aspettare... Spiace solo non aver fatto altrettanto per The Last of Us...

Unknown
Scritto da Unknown

1 commento:

  1. Ottima sintesi! Purtroppo mi son perso Nintendo ma punto di recuperare stanotte. Condivido le tue impressioni, quelle positive relative a quantità e qualità dei titoli mostrati, e pure ahimè il sentore che si stia puntando "troppo" sul multiplayer online. Certo che quel Rainbow Six Siege ingolosisce non poco!! :) Tanti comunque gli assenti illustri, da Gears of War al quasi vaporware The Last Guardian. Detto ciò, torno a girare sul nuovo Nurnburgring in Forza 5!

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