Forse non tutti
ricorderanno che fu Konami con Guitar Freaks a dare il la, nelle sale arcade di
un lontano 1995, all’invasione delle finte chitarre di plastica. Non Harmonix,
che però ebbe il merito di far esplodere una vera e propria mania globale in
ambito domestico e non, proponendo il primo Guitar Hero per Playstation 2, sotto
etichetta RedOctane, tra il 2005 e il 2006, aprendo così una serie che ha
contato quasi venti capitoli in circa 5 anni, affiancati dalla concorrenza dei
cinque titoli Rockband ad opera, guarda un po’, della stessa Harmonix, passata
nel frattempo sotto Viacom.
Successo
indiscusso per entrambe le serie, di critica e di pubblico. Personalmente…
quanto mi si sono divertito! Da solo e in compagnia, sicuramente una delle
serie a cui ho dedicato più tempo. E quanto ci ho speso tra strumenti,
accessori vari e DLC. Ma ne è sempre valsa la pena. Anzi, fino ad un certo
punto. Perché poi si è esagerato, arrivati al 2010 con uscite più frequenti delle
odierne patch di DriveClub e strumenti aggiornati ogni anno. Scelte commerciali
sbagliate, che hanno causato un crollo delle vendite e lo stop allo sviluppo di
capitoli successivi, per entrambe i contendenti, ma che comunque non hanno mai
intaccato la passione di una folta schiera di rockettari virtuali che ancor oggi
si cimentano regolarmente in concerti dalle scalette infinite.
Cinque anni di
nulla, troppi per questi orfani del rock. Troppi per i più giovani giocatori
che non hanno mai davvero provato quel tipo di esperienza. Troppi per molti
altri anche, visto l’esito dei sondaggi di Harmonix e Activision riguardo l’eventuale
gradimento di un pomposo ritorno delle chitarrine. Esito scontato per quanto mi
riguarda, scontato e felice. Stanno tornando, quest’anno. E si riapre una
battaglia che spingerà i due concorrenti al limite delle loro possibilità, come
nemmeno FIFA contro PES dei tempi d’oro. E di tutto ciò, in teoria, ne godremo
noi pubblico. OK, meglio che mi fermi con i proclami, lo so. Ma scusatemi, è
che quando mi prende l’hype… è da una settimana che ho rimesso su Rockband 3. J Piuttosto, vediamo un po’ quali promesse
accompagnano questo doppio ritorno.
Partiamo proprio
dal titolo Harmonix, Rockband 4. Per ora annunciato solo per current-gen, supporterà
gli oltre duemila brani rilasciati per le precedenti versioni nonché i vecchi e
consunti strumenti musicali. Chiaramente ci saranno nuove chitarre e batterie
migliorate per chi non disponesse dei precedenti modelli o volesse comunque
investire in nuovo hardware, ma l’ampia retrocompatibilità è sicuramente un
punto di forza non trascurabile. Il team di Cambridge dopo la (diciamolo)
infelice e travagliata parentesi sotto il controllo di Viacom è tornato
indipendente e, nonostante il curriculum appaia di ben altra stazza, tale si
sente, finalmente completamente libero di esprimersi e di accontentare le
richieste della community. Ne è esempio il portale per raccogliere le richieste
in termini di brani, disponibile a questo indirizzo.
Nonché la libertà di partership con altre aziende, come Mad Catz, che si
occuperà della pubblicazione del titolo in edizione retail (chiaramente
l’accordo include la produzione di strumenti compatibili) mentre la
distribuzione digitale rimarrà sotto il diretto controllo di Harmonix. 1080p e
60 frame confermati per il nuovo motore grafico, su ambo le nuove piattaforme
Microsoft e Sony. Nuovi effetti, nuovi animazioni e bla bla bla. Non è certo
questo il punto quando si tratta di questo genere di giochi, per buona pace di
Digiat Foundry e dei suoi adepti. Però l’ampliata infrastruttura online di questa
generazione.. quello sì potrebbe permettere qualcosa di veramente nuovo in
termini ludici, stando alle sibilline dichiarazione degli sviluppatori. Non è
dato sapere molto di più al momento, se non la conferma, come già scritto
sopra, di un uscita entro la fine di quest’anno.
Di contro,
Activision Blizzard sembra essere molto più aperta nel condividere informazioni
riguardo Guitar Hero Live, sviluppato da Freestyle Games, gli stessi dell’ottimo
DJ Hero. Innanzitutto uscirà su tutte le piattaforme, compreso old-gen e pure
mobile (Android e iOS). E soprattutto, vedrà l’introduzione di una nuova
versione della chitarra, e con essa nuove meccaniche di gioco: sei tasti (uno
in più rispetto al passato) ma disposti su due file (foto sopra), in modo da rendersi
“suonabili” con tre sole dita eliminando lo sliding ma introducendo dinamiche
di accordo e barrè più vicine nel feeling (o, se vogliamo, meno lontane) a
quelle reali (del suonare una vera chitarra). A detta degli sviluppatori, il
risultato dovrebbe favorire ai giocatori di livello medio-basso l’accesso al
livello successivo, ed al contempo aumentare il livello di sfida per i
giocatori già esperti. Molto, molto interessante, però... c’è un grande,
grandissimo però: c’è solo la chitarra, presumibilmente fruibile anche come
basso, ma spariscono gli altri strumenti. Non è escluso in futuro un ritorno,
rielaborato, di batteria, microfono e altro, ma certo non per l’uscita del
gioco. E’ una sorta di ritorno alle origini per modificarne le basi. Il che,
purtroppo, esclude la retrocompatibilità, sia per gli strumenti sia per le
tracce scaricate. Scelta coraggiosa, ma che personalmente apprezzo: non voglio
due giochi identici, ben venga la differenziazione e un tentativo di innovare.
Che non si limita solo all’interfaccia di gioco e alle sue meccaniche di fondo,
ma anche alle modalità di fruizione. Saranno sostanzialmente due.
Guitar Hero Live
offrirà una visuale in prima persona, in una sorta di piano sequenza, dal
backstage al palco e ritorno: il giocatore con la sua band e la folla che
acclama o fischia (o peggio) a seconda della performance. Anzi, non solo il
pubblico, ma anche i membri stessi della band. Filmati reali, non in computer
grafica, ma dinamici, variando le reazioni in modo molto convincente e senza
soluzione di continuità. Da quanto si è potuto vedere finora, tutto è molto, molto
bello e coinvolgente, ma sicuramente la parola chiave qui sarà varietà. Al
momento non si sa quante band, location e situazioni saranno incluse, ma certo
ce ne saranno molteplici.
La seconda
modalità di gioco è chiamata Guitar Hero TV. Consiste in una libreria di video
musicali online (in stile SingStar per intenderci) ma gratuita (tipo Spotify), video
chiaramente accompagnati dalla traccia da suonare. La promessa è di offrire
generi musicali per coprire tutti i gusti: rock, indie rock, metal, dance, pop.
Tra gli autori annunciati troviamo The Black Keys, Fall Out Boy, My Chemical
Romance, Gary Clark, Jr., Green Day, Ed Sheeran, The War on Drugs, The Killers,
Skrillex, The Rolling Stones, The Lumineers e altri ancora. Anche questo molto
bello, peccato che i brani acquistati con i precedenti capitoli non siano
utilizzabili, anche se non è da escludere che siano ripresentati in forma
gratuita con questa nuova formula in “streaming”.
E’ tutto, in
attesa di nuovi dettagli e di prove estese al prossimo E3. Per riassumere,
Guitar Hero spinge più sul tasto dell’innovazione ma limitandone lo scope,
mentre RockBand sembra volersi mantenere sui canoni consolidati, forte della
retrocompatibilità e di una libreria di brani già immensa e di alta qualità.
Difficile dire quale tra le due strategia porterà i risultati migliori, è troppo
presto. Ma sicuramente si tratta di due prospettive interessanti, diversificate,
concorrenti ma potenzialmente complementari. E a cui questo autunno non potrò
certo rinunciare.
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