Oculus VR ha per prima, in questo millennio, ripreso seriamente il sogno di un visore 3D, chimera che si sta avvicinando sempre più ad una realtà finalmente fruibile e concreta. Da tempo i big dell’industria hi-tec si sono messi in scia, Samsung con Gear VR (anyway powered by Oculus VR), Google con la sua visione low-cost (e di ben differente prospettiva) nota come Cardboard, infine Sony col suo Project Morpheus, unico reale e diretto concorrente al Rift, nel frattempo divenuto proprietà di Zuckerberg e soci.
Parallelamente allo sviluppo di tali visori per la realtà virtuale (per intenderci quella che catapulta l’utente in un mondo completamente digitale, isolandolo – in due dei cinque sensi - da quello reale) si è assistito anche allo sviluppo, anch’esso inconcluso, di visori per la realtà aumentata (quella che sovrappone contenuti digitale alla visione naturale). Qui è stata Google a fare da apripista, con un prodotto interessante ma troppo caro per quel che aveva/ha da offrire, quindi già ritirato dal mercato (aggiungerei un bel “per ora”). Recentemente Microsoft ha presentato i suoi ambiziosi HoloLens (di cui ho estensivamente parlato in questo post carico di ottimismo), e probabilmente nel giro di un anno potremo verificare se le promesse saranno mantenute. Anche Facebook ed Apple sembrano attive in tal contesto, ma i progetti non sono ancora stati del tutto svelati, solo rumors e news frammentarie.
Ma cosa ho scoperto pochi giorni fa? Che pure Sony ha deciso di buttarsi sull’Augmented Reality, parallelamente al progetto Morpheus, con un prodotto battezzato SmartEyeglass (link al sito ufficiale). Mea culpa per il ritardo con cui ho appreso di questo progetto. Ad ogni modo, di che si tratta? Per quanto è dato a sapere, nulla di lontanamente avvicinabile agli ologrammi tridimensionali di Microsoft, ma neppure vicino a quanto Google Glass ha fatto vedere, almeno tecnicamente. Premessa tardiva, allo stato attuale, gli occhiali di Sony non sembrano poter trovare alcuna applicazione ludica di una qualche rilevanza, ma per par condicio, dopo essermi positivamente sbilanciato in favore di HoloLens, mi sembra corretto quanto meno esaminare quel che la concorrenza vuole offrire.
Bene, intanto il dev kit SED-ED1 è già in pre-order nel Regno Unito, quindi le specifiche annunciate possono ritenersi valide. Probabilmente verranno innalzate in una seconda futura release, se mai ci sarà, ma il punto di partenza non è certo di quelli da far gridare al miracolo. La montatura include un giroscopio, un accelerometro, una bussola digitale ed una fotocamera da 3 (wow) Megapixel. Interfacce WiFi e BT più microfono per funzione di riconoscimento vocale, al momento inclusi in una sorta di dongle esterno collegato via cavo e che include anche tasti, un piccolo touchpad e la batteria. Auspicabile una loro integrazione della montatura in una versione successiva, ma per ora Sony non si è sbilanciata. Per la cronaca, anche il dev kit di HoloLens ha hardware esterno, ma Microsoft ha confermato che la versione retail includerò tutto nel visore/headset. E, soprattutto, sarà un device autonomo, con molteplici possibilità di interfacciamento, certo, ma capace di una sua già notevole capacità computazionale. Di contro, l’utilizzo di SmartEyeglass sembra destinato all’abbinamento esclusivo con un dispositivo Android.
Fin qui nulla di che ma nemmeno troppo male, al di là del design dell’oggetto in sé, bruttino e non sovra-indossabile da chi porta lenti da vista. Ma, di nuovo, si tratta di dev-kit, quindi non male-malissimo. Fin qui e non oltre. Perché dopo aver visto il video di presentazione e guardato attentamente tutte le immagini, sono andato a leggermi le specifiche per ben tre volte per esser sicuro di questo: visore MONOCROMATICO, risoluzione 419x138. Ora, avessero annunciato lenti a contatto morbide con tali specifiche integrate avrei potuto capire e sbavare per il futuro che arriva, ma davvero qui si vuole vendere un microschermo trasparente a fosfori verdi? Ad un prezzo, il dev-kit, di 620€?
Guardate le tre immagini qui sopra, snapshot dal sito ufficiale Sony, dovrei essere esaltato da questo? Lungi da me il fanboysmo, sono felice (a giorni alterni) fruitore delle tre attuali (e passate) console da salotto, però stavolta Sony mi ha stupito in negativo. Giusto sottolineare per l’ennesima volta che si tratta di un primo dev-kit, ma appare anni luce indietro ad altri progetti già molto avviati. A mio avviso, ben venga che non ci siano stati riferimenti videoludici connessi a SmartEyeglass. E se proprio dovessi dare un consiglio a Sony, direi di lasciar perdere e concentrare le risorse su Project Morpheus, magari anticipando la concorrenza invece che inseguirla.
Io sono un po' scettico sulla AR applicata ai videogiochi, compresa quella offerta da Hololens. Trovo che in ambito lavorativo, se le premesse (e promesse) verranno rispettate, ci siano diverse possibilità per sfruttarla al meglio. In ambito videoludico bisogna capire quanto gli occhi si stancano e quanto ci sia la voglia, dopo una lunga giornata di lavoro, di mettersi su un paio di occhiali che comunque per alcuni può/potrebbe risultare invasivo. Lo noto con il 3D, ci ho provato un paio di volte a casa sul mio 55" e Gravity è una gran bella esperienza e ne guadagna parecchio dalla visione tridimensionale... ma rimane comunque un'esperienza da fare quando si è tranquilli e rilassati, non potrei mai indossare gli occhiali tutti i giorni. Ma è sicuramente un limite mio, sicuramente ci sarà tempo e modo per ricredermi di quanto scritto sopra.
RispondiEliminaSicuramente il tuo scetticismo è giustificato e comprensibilissimo, vista la quantità di promesse rivoluzioni tecnologiche mai davvero concretizzate.
EliminaPerò se Hololens, Rift, Morpheus hanno idee intriganti, questa di Sony ha per me un appeal pari a zero. Pur si realizzasse pienamente, sospetto non ne nutrirei comunque alcun interesse. E soprattutto, SmartEyeglass così come viene presentato non ha potenziale videoludico.