La mia lunga “carriera” da videogiocatore, cominciata circa
30 anni or sono con il mitico Commodore 64, è stata sempre caratterizzata da
una certa continuità. Si tratta, insomma, di un rapporto di amore piuttosto
duraturo, raramente inficiato da tradimenti che ne abbiano minato le basi in
profondità. Tuttavia, come è forse naturale che accada in tutti i rapporti che
si protraggono per lunghi periodi, ci sono state e ci sono ancora delle fasi
che non mi spingerei a definire di stanca, ma mi limiterei a definire
interlocutorie, quasi come di tanto in tanto avessi bisogno di rifiatare, di
ridare ossigeno alla fiamma. In quest’ultimo periodo (diciamo da poco prima di
Natale in poi) sto attraversando proprio una di queste fasi.
Non sono mai riuscito a spiegarmele fino in fondo. Si tratta di periodi in cui non abbandono
del tutto il videogioco, ma ne riduco più o meno consistentemente la quantità
di ore ad esso dedicate. Queste ultime, inoltre, sono a quasi esclusivo
appannaggio di prodotti che richiedono scarso impegno e dedizione, non tanto in
termini di difficoltà intrinseca, quanto di sforzo mentale e di ore consecutive
di gioco necessarie per godere appieno dell’esperienza proposta.
Ed è così che anche l’uscita di un prodotto che aspettavo spasmodicamente
come la versione next-gen di GTA V (da amante della serie mi ero trattenuto dal
giocare la versione 360/PS3 proprio perché avevo intuito le intenzioni di Rockstar)
non ha potuto nulla, finendo in maniera sorprendente nella lista dei “to do”
post guarigione. Le mie sessioni videoludiche degli ultimi tre mesi sono state
così dedicate a Super Mario 3D World, a Forza Horizon 2, a Mario Kart 8, al
secondo DLC di Bioshock Infinite e, ora, a Metal Gear Solid V: Ground Zeroes. È
facile intuire che ci troviamo di fronte a titoli caratterizzati o da una durata
complessiva piuttosto breve (MGS e Funerale in Mare – Episodio 2) o di prodotti che per loro natura riescono a risultare godibili anche presi a piccole
dosi (Super Mario, Forza e Mario Kart). Ah, dimenticavo: anche il recente
ri-acquisto di PlayStation Vita non si sta sorprendentemente rivelando vano,
visto che sto (lentamente) portando avanti anche Uncharted: Golden Abyss con la classica partitina a letto prima di dormire.
Quali i motivi alle spalle di questi strani periodi? Come
dicevo, non saprei spiegarli in maniera del tutto lucida e razionale. Forse è
naturale che sia così, che in determinati periodi si preferisca dedicare una
fetta più consistente del proprio tempo libero ad altre forme di
intrattenimento che possono risultare meno “esigenti” in termini di utilizzo di materia grigia (lettura, serie TV,
musica per esempio), o, molto più semplicemente, è fisiologico che altri motivi esterni
(stress lavorativo, stanchezza, ecc.) incidano su tutto questo. A volte mi sono chiesto se mi trovassi di fronte ai primi
segnali di disinnamoramento da videogioco. Ma ho fatto tesoro di quanto accaduto in passato e so che non è così, che a breve mi risentirò pronto per tornare ad
affrontare quelle esperienze ludiche più impegnative che mi hanno sempre dato
soddisfazione e fatto amare questo hobby.
Nel frattempo ho deciso: il prossimo titolo che giocherò
sarà il tanto bistrattato The Order: leggendo le recensioni e sentendo l’opinione
di amici che lo hanno giocato o lo stanno giocando, penso che sia esattamente
il tipo di prodotto che mi si addice in questo periodo (e credo che l’articolo
di Alberto in arrivo a breve su queste pagine lo possa confermare).
Insomma, capita anche a voi di voler staccare un po’, di avere
in qualche maniera bisogno di tirare il fiato? O è una "sindrome" che affligge
solo il sottoscritto? Questa volta più che mai sarei curioso di conoscere l’opinione
di chi legge…
Caro Gianluca,
RispondiEliminaLungi da me ogni presunzione analitica, ma leggendo il tuo post percepisco più senso di "confusione" che di "stanca". Vero che i tanti titoli a cui ti stai alternando si offrono tutti ad utilizzi mordi e fuggi o comunque brevi, ma ne citi comunque un buon numero. Quindi, a mio avviso, non è la voglia di giocare che ti manca, semmai una chiara decisione riguardo il titolo da affrontare tutto d'un fiato, in modalità quasi esclusiva. Potrebbe semplicemente essere colpa di un'offerta videoludica recente che sicuramente non verrà ricordata come la stagione d'oro del videogioco, e che pure in quel che di buono riesce ad offrire non raggiunge le tue corde. Sono in questi momenti che il backlog può venire in aiuto, proponendoti perle che per una ragione o l'altra hai dovuto rimandare. Ti basta abbandonare l'esigenza del Full-hd per godere pienamente di storie e gameplay di alto, altissimo livello. Già l'hai fatto, con tua grande soddisfazione, con RDR no? Ottima scelta! È che poi hai spremuto Sunset Overdrive. Diverso sicuramente, ma pur sempre un open world. Ecco, non è che forse sei in overdose di sanbox al punto da non aver voglia, al momento, di GTAV? Giusto un'ipotesi eh... La seconda, ben meno Freudiana, potrebbe riguardare l'a te vicinanza di quella cosa che tira più di un carro di buoi: se così fosse, la tua impossibilità di dedicare le notti al VG sarebbe sacrosanta! :)
Comunque bene che tu abbia già scelto il prossimo titolo a cui dedicarti, anche se (l'ho appena finito) devi essere conscio a priori che di buon titolo, ma non capolavoro, si tratta.
Detto ciò, vedrai che tutto tornerà come prima non appena troverai il titolo che saprà catturarti, cose interessanti questo 2015 dovrebbe proporne.
Nel frattempo però, sono in disaccordo sul ridotto utilizzo di materia grigia che cinema, musica e soprattutto lettura richiedono. Ma so che non volevi intendere letteralmente questo... ;)
Sì, cito un buon numero di titoli, ma devi considerare comunque anche il lasso temporale che gli ho dedicato (oltre due mesi) e che un paio di essi (Ground Zeroes e Golden Abyss) sono ancora work in progress... Ti assicuro che in questo periodo è proprio l'entusiasmo a mancare e non per i motivi da te maliziosamente ipotizzati. In quel caso sarebbe stato tutto chiarissimo! ;-)
RispondiEliminaPuò essere, invece, un minimo di overdose di titoli strutturalmente molto simili. Quello sì. Alla fine buona parte dei titoli tripla A moderni hanno molti (troppi?) punti in comune fra loro. Ecco, mi hai dato involontariamente uno spunto sul prossimo articolo da scrivere... :-)
Concludo specificando meglio cosa intendevo col fatto che serie TV, musica e libri richiedono meno materia grigia perché, ne convengo, mi sono probabilmente espresso in maniera poco chiara. Intendevo dire che si tratta di fruizioni più "passive", meno dispendiose in termini di energia e, in alcuni casi, di attenzione, e che, personalmente, in questo periodo trovo maggiormente rilassanti. Tutto qui. Poi, ovvio, ci sono libri, film e dischi che per essere goduti richiedono uno sforzo maggiore che finire uno Skyrim + espansioni...
Se di troppa omogeneità si tratta allora davvero il backlog, oppure il retrogaming, o ancora l'offerta indie possono venire in aiuto. Ad ogni modo, sono certo che si tratta, nel tuo caso, di stato assolutamente temporaneo. E certamente ora hai meglio espresso quel che intendi parlando di lettura, cinema, etc... Maledetta Nave di Teseo!
EliminaRetrogaming no, altrimenti ci ritroviamo con un secondo attacco alla pixel art! A parte gli scherzi, capisco benissimo lo stato d'animo di Gianluca, mi ritrovo spesso nella medesima situazione. Molto spesso mi è capitato di avere lunghi periodi nei quali per un motivo o per l'altro vivevo un allontanamento dai videogiochi. Ma dopo l'allontanamento arriva un ritorno di fiamma di quelli estremamente passionali e magari si finiscono più giochi nel giro di un mese. Tanto per dire... in questo momento sono molto attivo in ambito videoludico, ma mi è capitato anche di rimanere pressoché fermo per due o tre mesi in passato. Ovviamente in questi momenti viene più naturale dedicarsi ad esperienze meno "traumatiche" o "totalizzanti", ecco perché hai diretto le tue attenzioni su giochi come Ground Zeroes o il secondo DLC di Bioshock Infinite.
EliminaMettiamoci poi che tre sandbox di fila sono forse un po' troppi... vedrai che la voglia di giocare a GTAV in futuro ti tornerà. E magari in questo momento non c'è nulla che ti faccia entusiasmare o incollare allo schermo. Insomma, credo sia un mix naturale di molti aspetti. Ma ricordati che un amore trentennale è difficile che finisca così facilmente.
Nel frattempo oggi ho completato MGS V: Ground Zeroes. Durata totale: poco più di un'ora e mezza. Considerando che nei giochi stealth sono un imbranato, mi chiedo quanto dura il gioco nei panni di uno più sgamato di me: mezz'ora? Ecco, va bene le esperienze brevi, ma così forse è un po' troppo... :-)
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