Apotheon è condensabile in una delle più celebri
frasi del greco antico: libertà o morte. Il popolo è oppresso dalla furia degli
dei, che bruciano le terre coltivate e distruggono quanto costruito con fatica
dall'uomo. Ed è proprio un uomo a ribellarsi a questa insostenibile situazione:
Nikandreos si fa portavoce degli oppressi e proprio con l’aiuto di una Dea, la
moglie di Zeus, parte per un lungo viaggio sull'Olimpo nel tentativo di
impadronirsi delle armi e abilità degli Dei. Il giocatore dovrà quindi far
fuori in rapida successione Apollo, Artemide, Ade, Atena, Ares, Poseidone e per
ultimo proprio Zeus, in modo da riportare la pace e prosperità sulla Terra.
Fatte le premesse, passiamo al gioco. Intanto
partiamo con il dire che Apotheon è uno dei giochi gratuiti di questo mese su
PlayStation Plus. Quindi niente soldi da spendere, lo si può provare di proprio
pugno e vedere se la tipologia di gioco è o non è di proprio gradimento. Certo,
ci sono almeno due giochi gratuiti ogni mese su PS4, quindi perché ho scelto
questo e non Transistor o Rogue Legacy? Intanto per lo stile grafico, che
propone ambientazioni e personaggi che sembrano delle vere e proprie
decorazioni di vasi ed oggetti dell’epoca, ma in movimento. Lo stile è
particolare, fatto di una palette di colori che varia in base alle varie aree
proposte nel gioco, ma solitamente piuttosto basica. Uno stile in grado di
ammaliare, affiancato da un gameplay tutt'altro che scontato. Sebbene si possa
pensare ad uno degli ormai numerosi metroidvania, Apotheon in realtà è un gioco
molto più orientato ai combattimenti, non tanto per il parco mosse disponibili
(invero scarse), quanto per le variabili che è necessario considerare prima
di avvicinare un gruppo di nemici. Le mosse, come accennato, sono poche, si può
attaccare e parare. Stop. L’attacco è tendenzialmente di tre tipi: dal basso
verso l’alto, dall'alto verso il basso e affondo. Affrontare nemici con scudo
con il giusto attacco è essenziale per uscirne vincitori. Così come è essenziale
alzare o abbassare il proprio scudo con il giusto tempismo per parare i fendenti
nemici. Altra variabile è rappresentata dalla presenza della barra della
stamina, quindi come in Dark Souls 2 non si può agitare la spada all'infinito
nel tentativo di tirar giù orde di avversari nel minor tempo possibile. La
migliore strategia consiste invece nel tentare un attacco, alzare lo scudo e
aspettare che la stamina si ricarichi, in modo da effettuare un secondo
attacco. Inoltre, l’utilizzo dell’arma giusta con l’altrettanto giusto nemico è
molto importante… quindi un pugnale contro un nemico veloce ed alato non è
efficace quanto un’arma a lunga gittata come l’arco o la Sarissa. A tal
proposito, oltre alle armi da impugnare, esiste anche un set piuttosto corposo
di armi da lancio, come sassi, lance e frecce. Nel corso del gioco si viene in
possesso di un arsenale sempre più potente, che tra l’altro si usura nel tempo,
quindi conviene tenere nell'inventario le spade o mazze migliori per gli scontri più difficili. È però
proprio nel sistema di combattimento che emerge il primo problema di Apotheon:
le tipologie di attacco così come le animazioni non variano in base all'arma
impugnata. In Dark Souls 2 ogni arma ha il proprio set di mosse così come un
differente tempo necessario a caricare i colpi. Altro difetto, forse ancora più
grande, è rappresentato dalla quasi totale mancanza di progressione nel gioco:
ciò che si fa nelle prime missioni, si fa nello stesso modo sino a fine gioco.
Sarebbe stato più interessante inserire nuove abilità utili a sbloccare aree
nascoste o a dare maggiore varietà al gioco. Perché non inserire il doppio
salto o magari dei rampini per arrampicarsi? Certo, in alcune aree, come in
quella dove si sfida Poseidone, il gameplay cambia e proprio in queste
situazioni ci si diverte maggiormente. Così come ci si diverte parecchio
durante i boss fight. Quello con l’appena citato Poseidone è forse il migliore
del lotto, ma in generale contro i boss bisogna utilizzare la giusta strategia
e sono le situazioni dove emergono maggiormente i pregi del gameplay.
Insomma, dietro all'ottimo comparto audiovisivo
(con la sola eccezione delle animazioni in stile Pinocchio),
si cela un gioco che alterna profondità (stamina, necessità di pianificare gli
scontri all'arma bianca) e scivoloni su bucce di banana (assenza di
progressione, mancanza di varietà nel set di mosse). Quindi com'è Apotheon? È
un gioco con più forma che sostanza, buono nella durata ma di certo non indimenticabile. Un buon passatempo gratuito, ma non aspettatevi
l’indie che vi farà innamorare,gioire, emozionare o commuovere…
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