domenica 18 gennaio 2015


Non voglio essere tacciato subito di blasfemia. Quindi faccio questa affermazione mettendo le mani avanti e sperando di non perire tra le fiamme degli inferi. Non esistono i dieci comandamenti del buon videogiocatore, ma direi che dovrebbero inventarli. E se esistessero uno sarebbe sicuramente “rispetta la parola di Hideo Kojima”. Io da buon seguace del genio giapponese, mi sono imbattuto un paio di mesi fa nel botta e risposta con lo sviluppatore di un gioco indipendente uscito su piattaforme iOS, Framed. In pratica pare che questo sia il GOTY 2014 di Kojima. Anzi, tolgo il pare. Lo è. E chi sono io per non ascoltare le parole del profeta dagli occhi a mandorla? Digerito il pandoro con crema al mascarpone mangiato a Natale, mi sono subito fiondato su Apple Store e pagato l’obolo da 4,99 euro per scaricarlo. Avrò mica fatto una “cagata pazzesca”?


Partiamo dalla domanda più semplice: cos’è Framed? La risposta non è altrettanto semplice ne scontata. Potremmo definirlo videogioco, ma in realtà è più un fumetto interattivo, quasi uno storyboard nel quale le varie vignette sono state mischiate a casaccio e messe su una tavolozza, qui rappresentata da iPhone o iPad. Ogni sequenza del fumetto/storyboard è in realtà un livello di questo quantomeno innovativo puzzle game. Lasciando tutto così com’è il protagonista del gioco viene sistematicamente ucciso o catturato dalla polizia. Lo scopo del gioco è quindi quello di rimettere a posto l’ordine temporale delle varie scene, cercando ovviamente di utilizzare la logica. Ad aiutare il giocatore c’è la possibilità di premere il tasto play e vedere cosa succede muovendo una o più sequenze. Non ci sono limiti al numero di spostamenti eseguibili ne c’è un contatore delle vite utilizzabili in ogni livello. Quindi anche coloro che hanno poca dimestichezza con titoli di questo tipo possono portarlo a termine senza penare. Se questo può forse rappresentare un deterrente alla ricerca della giusta sequenza senza commettere errori, dall’altra parte permette all’utente di godersi l’esperienza tutta d’un fiato, ammirando le meravigliose animazioni realizzate dal team di sviluppo australiano. Avanzando nel gioco aumenta pian piano la complessità dei vari livelli, che prevedono lo spostamento in corsa delle immagini o addirittura di utilizzare la stessa più volte per riuscire a scappare da una stazione ferroviaria o da un cantiere.


Ci si sente insomma come un regista al quale son state mischiate le carte e che deve quindi aguzzare l’ingegno per mettere a posto le cose. Certo, da qui a definirlo GOTY del 2014 ce ne passa di acqua sotto i ponti. Però non si può negare che Framed sia un esperimento riuscito nonché uno dei titoli più interessanti usciti su mobile nel 2014. Sarà per le già citate animazioni, per la splendida colonna sonora a tinte noir o per il suo gameplay semplice ed immediato. Certo, 5 euro per un’ora di gioco sono forse un po’ troppi e infatti i commenti negativi su Apple Store si riferiscono tutti alla scarsa durata. Però tante volte si spendono tra i sette ed i dieci euro per un film al cinema senza battere ciglio. Saranno anche troppi, ma non mi sono pentito di averli spesi.
Unknown
Scritto da Unknown

1 commento:

  1. Idea originale, realizzazione discreta a quanto dici, durata breve e prezzo accessibile (come dici tu, al cinema per 90 minuti di proiezione si spende di più). L'ideale per una serata invernale sul divano. Ok, aggiunto al mio backlog... Li mortacci... !!! :)

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