Mentre tutti ritenevano Microsoft già in ritardo in una corsa, quella dei visori 3D, cui avrebbe comunque dovuto partecipare, l’azienda fondata da Bill Gates ha sorpreso tutti presentando un progetto sì in quel contesto, ma sostanzialmente diverso e forse anche più innovativo. Nonché, sulla carta, copiosamente più fruibile.
Perché se da un lato i visori 3D di Sony e Faceb (ops) Oculus VR possono catapultare l’utente in un mondo virtuale completamente disgiunto dalla realtà, dall’altro appunto questa disconnessione, questo artificio sensoriale, questo imposto isolamento potrebbe prevaricarne l’utilizzo intensivo o limitarne le possibilità applicative. Di contro, un visore per la realtà aumentata non catapulta l’utente in uno spazio interamente virtuale, ma gli concede di poggiarsi su concreti ed affidabili elementi/riferimenti sensoriali, aggiungendo nel contempo contenuti e funzioni digitali allo spazio reale, tangibile, interagibile e calpestabile. Questa è l’idea di Microsoft, nome in codice - e finale - HoloLens, disponibile sul mercato in concomitanza con l’uscita del rivoluzionario (per molti aspetti di cui già avrete letto altrove) Windows 10.
Ora, tecnologicamente parlando non posso certo ritenermi un esperto di realtà aumentata, ma mi sembra sia un passo avanti al (per ora) fallimentare progetto Google Glass, vuoi per lo step-over tecnologico, vuoi per l’integrazione con una piattaforma, il nuovo OS per l’appunto, che spazierà tra pc, console e smartphone, integrando il tutto in un’esperienza utente seamless, almeno sulla carta o comunque quanto più di quanto non sia stato vero fino ad oggi. Soffermiamoci un attimo sulle caratteristiche stesse degli Hololens. Innanzitutto l’autonomia del device, sia per quanto concerne l’alimentazione, batterie ricaricabili di - si spera - buona durata, sia per quel che riguarda le capacità computazionali, grazie a tre diversi microprocessori integrati: una CPU, una GPU ed un custom processor dedicato al calcolo olografico. Oltre alla dotazione di sensori di nuova generazione per l’hand&eye-tracking e riconoscimento vocale a, così dicono, bassa, bassissima latenza e alta, altissima precisione. E non manca nemmeno un sistema audio tridimensionale. Quindi doppia lente olografica, tutto integrato in un oggetto che certamente pesa meno di Oculus Rift o Morpheus, e che probabilmente costerà meno. Certo, il prodotto è sostanzialmente diverso e quindi forse non commercialmente paragonabile, ma l’accessibilità economica può avere un ruolo determinante nel successo generale del progetto, così come il supporto di sviluppatori (a proposito, il kit di sviluppo è già disponibile) e l’ampiezza del campo applicativo. Questo sembra già alquanto ampio e molto più “vicino” di quanto non sia quello collegato alle altre tecnologie concorrenti.
Guardatevi il video qui incluso e ditemi se non è fantastica l’idea di un ricettario interattivo mentre vi dilettate ai fornelli, oppure quella di una guida tecnica remota mentre aggiustate lo scarico del lavandino. Certo da qui a divenire realtà quotidiana ce ne passa, però lo strumento, la tecnologia, c’è, e pare accessibile. E comunque altre possibili applicazioni sono già molto più vicine o possibili, come il tv 80 pollici virtuale sulla parete vuota di casa, il videotelefono, il Minecraft giocato come fosse un immenso lego set ospitato nel nostro salotto. Visto quanto Microsoft sia stata generosa nei confronti di Notch, non si può non assumere che Redmond farà proprio di Minecraft l’apripista per l’applicazione di Hololens in ambito ludico. E qui, nel contesto giocoso, davvero l’immaginazione corre a mille. Pensate ad un FIFA/PES che si visualizza davanti a voi, sul tavolo del vostro salotto, come una versione futuristica del Subbuteo. Sogno. Oppure Mario Kart (ok proprio “lui” magari no, è Nintendo, ma per rendere l’idea..) giocato come se fosse la più bella pista Polistil che sia mai stata costruita. O che dire di uno Street Fighter sul tappeto di casa?
Sto esagerando? Forse sì, ma voglio credere di no. E’ vero, sono e siamo tutti già stati scottati dalle promesse mancate di Kinect v1 e v2, nonostante l’hype iniziale e video promozionali ad indicare performance mai raggiunte. Ma questa volta, a mio avviso, è diverso. Lo è il contesto commerciale, che parte subito già ben oltre i margini del gaming. Lo è nelle specifiche tecniche, più generose di quanto non siano state quelle di Kinect… anche se, a dire il vero, pure quello doveva essere autonomo per la computazione, e invece alla fine si è preferita la via del contenimento costi lasciando l’onere del calcolo alla CPU di Xbox. Tralasciando questo piccolo dettaglio, a mio avviso la differenza è che ora i tempi sono maturi, l’esperienza c’è, le lesson learned si sprecano. Ed io continuo ad essere un sognatore, non di quelli romantici, ma di quelli irrimediabilmente, eternamente, geek.
Divido la questione in due parti.
RispondiElimina1. Credere in un sistema innovativo di visione (realtà aumentata, VR e similia).
Ci credo. Ci sono già stati vari tentativi più o meno riusciti. Partendo dagli antichi visori Vectrex e Virtual Boy, fino all'Oculus Rift e ai Google Glasses, passando perfino dalla realtà aumentata del 3DS e PSVita. Prima o poi troveranno una soluzione davvero fruibile. Ne sono convinto!
2. Credere che MS troverà la soluzione. Non ci credo. Lo escludo con tutte le mie forze. Da che mondo è mondo, MS insegue gli altri facendo leggermente peggio. Specie negli ultimi anni, è stata una specie di re Mida al contrario. Prendo Zune come archetipo del modello di business "copio ma facendo peggio" ai massimi splendori!
Secondo me, caro Angelo, è ammirevole che "you want to believe"… però ti consiglio di farlo in generale, senza coinvolgimento per il tentativo che farà MS. Lo dico perché ci tengo a proteggere questo tuo/mio/nostro sogno di bambini della realtà virtuale. Per proteggerti dal prodotto "re Mida al contrario" che MS sicuramente tirerà fuori.
Meglio puntare su qualche azienda più innovativa. Nintendo? Apple? Una bella start-up finanziata da kickstarter? Tutto. Tutto, ma non MS :-)
Ovviamente in my very very very humble opinion!
Oddio... Che MS in ambito videoludico stia copiando altri è molto opinabile. Anzi, sicuramente sta osando molto più di altri, con successi alterni. Come in tutti gli altri ambiti industriali, commerciali e tecnologici, è tutto fatto di cicli. che sia la volta per Microsoft? Chissà... Certo non mi schiero con un brand, ma non posso che sbrodolare all'idea di quello che qualche fortunato giornalista ha potuto assaggiare. Non era solo un video questa volta... ;)
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