martedì 18 febbraio 2014
NBA2K14 - Il basket digitale 19 anni dopo





Domenica 16 Febbraio 2014. Svegliarsi con la calma regale che il weekend (leggasi bagordi della sera prima) impone. Caffè lungo, croissant alla Nutella, "Xbox On", My Sky "Play" (lo ammetto, sono uno dei pochi che usa il pass-through HDMI) e vai di NBA All Star Saturday. Via veloci i primi due contest a squadre: robetta... Meglio quelli classici, i tiri da tre e le schiacciate. E poco dopo ritrovarsi lì col cuore palpitante come durante quei celeberrimi, "infartanti" cinque rigori la sera del 9 Luglio 2006. Ok forse il paragone non regge, ma, pur in maniera più pacata, la sensazione era quella, sfociata poi nella più classica della battuta di petto piena d'orgoglio nazionale alla vittoria del nostro Belinelli nel three-point contest.

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sabato 15 febbraio 2014
La nuova generazione che... arretra (e il PC che allunga)

Quasi otto anni. Più precisamente 2912 (duemilanovecentododici) lunghissimi giorni. Questo è il tempo che ha separato l’uscita di Xbox 360 (02/12/2005) da Xbox One (22/11/2013), la next-gen di allora (oggi prontamente e quasi sprezzantemente trasformata in “old”) dalla tanto attesa next-gen di adesso (che in realtà sarebbe meglio definire “current”, ma questo è un altro discorso…). Un lasso di tempo sicuramente più lungo del previsto. Vuoi per la crisi economica globale, vuoi per la capacità di Xbox 360 e PlayStation 3 di ringiovanire grazie a frequenti iniezioni di botox virtuale concretizzatesi in corposi lifting all’interfaccia utente, vuoi quel che vuoi… fatto sta che forse la si è tirata un po’ troppo per le lunghe. E siccome di continuare a sentire quelli che “il PC ce l’ha più lungo” non ce la si faceva veramente più, il sottoscritto, armato di preorder secolari, ha atteso l’ultima decade dello scorso novembre con l’hype tipico del talebano consolaro. E fa niente che di veramente meritevole da giocare ci fosse davvero ben poco. Day-one doveva essere. E day-one è stato…


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martedì 11 febbraio 2014
Abbasso (e abbassa) il joypad – Beyond: Due Anime e Brothers: A tale of Two Sons

Sto invecchiando. Trentacinque primavere (ed altrettanti inverni, autunni, estati…) sono ormai passate e la mia percezione verso il videogioco è radicalmente mutata nell’ultima decade e ancor di più nell’ultimo lustro. Per carità, mi piace ancora scomodare un folto numero di santi con New Super Mario Bros U o Killer Instinct, ma sta lentamente prevalendo in me la tendenza ad affrontare avventure dall’alto impatto cinematografico. Quelle dove giochi poco e guardi tanto. Tipo questo. Avercene tra l’altro di “giochi” come The Walking Dead. Alzi la mano chi non si è sentito coinvolto per il destino della piccola e dolce Clementine. Con questo spirito mi sono avvicinato, durante le vacanze di Natale, a due esperienze videoludiche che di gioco hanno ben poco, seppure con dei distinguo ben precisi.


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lunedì 10 febbraio 2014
I motivi per cui PlayOnLine rinasce... (e va già offline)

Era da un po' di tempo che l'idea ci balenava per la testa, forse per nostalgia o forse, molto più semplicemente, perché la voglia di scrivere di videogiochi dentro di noi non è mai completamente svanita. E così, seppur sotto forma di un progetto totalmente diverso e se possibile ancora meno ambizioso che in passato, abbiamo deciso di riportare in vita PlayOnLine sotto mentite spoglie. Sì, lo so... La maggioranza di voi si starà chiedendo: "E che diavolo era PlayOnLine?!?". Beh, nel suo piccolo, PlayOnLine.net è stato parte della storia dello scrivere di videogiochi online in Italia. Nel lontano 1997, prima del boom di internet, prima dei vari IGN, SpazioGames, EveryEye, Eurogamer, quando in rete, in Italia, c'erano sì e no quattro gatti, POL era già presente. Un progetto pseudo-amatoriale nato da un'idea dell'amico Alberto Ziello e che, per molteplici ragioni, tale è sempre rimasto. E se per onestà bisogna dire che dal punto di vista prettamente numerico (leggasi utenti unici) non si sono mai raggiunti numeri da capogiro, è altrettanto doveroso ammettere come la passione dei collaboratori e l'elevata qualità dei suoi scritti abbiano consentito a POL di guadagnarsi una propria nicchia di fedeli lettori e il rispetto e il supporto incondizionato di publisher e distributori italiani.



Per vari motivi che non è il caso di sviscerare in questa sede, PlayOnLine è morto nel 2006, dopo dieci anni di onorata carriera e la ragguardevole cifra di oltre 1050 recensioni nel suo palmares. Durante i circa otto anni che sono trascorsi dal suo funerale ad oggi alcuni di noi sono rimasti in contatto, stretti da un'amicizia che negli anni è andata al di là della semplice collaborazione "lavorativa". Così, qualche settimana fa, tra una chiacchiera videoludica e l'altra, ci siamo detti: perché non tornare a lasciar traccia dei nostri deliranti pensieri sul web e discuterne lì anziché di persona, al telefono o in un'asettica chat via WhatsApp? E perché non chiamare questo nuovo progetto proprio con il nome con cui autoironicamente tante volte abbiamo chiamato PlayOnLine durante i suoi canonici problemi con l'hosting e dopo la sua prematura dipartita?

E così eccoci qua, senza particolari pretese né ambizioni, solo con la voglia, di tanto in tanto, di mettere nero su bianco le umili considerazioni di esperti videogiocatori ormai pericolosamente vicini alla soglia degli 'anta. Che si tratti di un nuovo gioco appena completato o di un vecchio titolo appena riesumato poco importa: niente diktat contenutistici e temporali nel nuovo Play... OffLine!

Poi, magari tutto naufragherà a breve, o, perché no, vecchi e nuovi amici di tanto in tanto faranno capolino da queste parti per renderlo un luogo meno triste e deserto. Per il momento prendiamola e prendetela così. Chissà mai che ne esca comunque qualcosa di gradevole. D'altronde, già il nome è di per sé tutto un programma...
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