martedì 18 febbraio 2014
sabato 15 febbraio 2014
La nuova generazione che... arretra (e il PC che allunga)
- sabato, febbraio 15, 2014
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Quasi otto anni. Più precisamente 2912 (duemilanovecentododici)
lunghissimi giorni. Questo è il tempo che ha separato l’uscita di Xbox 360
(02/12/2005) da Xbox One (22/11/2013), la next-gen di allora (oggi prontamente
e quasi sprezzantemente trasformata in “old”) dalla tanto attesa next-gen di
adesso (che in realtà sarebbe meglio definire “current”, ma questo è un altro
discorso…). Un lasso di tempo sicuramente più lungo del previsto. Vuoi per la
crisi economica globale, vuoi per la capacità di Xbox 360 e PlayStation 3 di
ringiovanire grazie a frequenti iniezioni di botox virtuale concretizzatesi in
corposi lifting all’interfaccia utente, vuoi quel che vuoi… fatto sta che forse
la si è tirata un po’ troppo per le lunghe. E siccome di continuare a sentire
quelli che “il PC ce l’ha più lungo” non ce la si faceva veramente più, il
sottoscritto, armato di preorder secolari, ha atteso l’ultima decade dello
scorso novembre con l’hype tipico del talebano consolaro. E fa niente che di veramente
meritevole da giocare ci fosse davvero ben poco. Day-one doveva essere. E
day-one è stato…
martedì 11 febbraio 2014
Abbasso (e abbassa) il joypad – Beyond: Due Anime e Brothers: A tale of Two Sons
- martedì, febbraio 11, 2014
- 0 commenti
Sto invecchiando. Trentacinque
primavere (ed altrettanti inverni, autunni, estati…) sono ormai passate e la
mia percezione verso il videogioco è radicalmente mutata nell’ultima decade e
ancor di più nell’ultimo lustro. Per carità, mi piace ancora scomodare un folto
numero di santi
con New Super Mario Bros U o Killer Instinct, ma sta lentamente prevalendo in
me la tendenza ad affrontare avventure dall’alto impatto cinematografico. Quelle
dove giochi poco e guardi tanto. Tipo questo.
Avercene tra l’altro di “giochi” come The Walking Dead. Alzi la mano chi non si
è sentito coinvolto per il destino della piccola e dolce Clementine. Con questo
spirito mi sono avvicinato, durante le vacanze di Natale, a due esperienze
videoludiche che di gioco hanno ben poco, seppure con dei distinguo ben
precisi.
lunedì 10 febbraio 2014
I motivi per cui PlayOnLine rinasce... (e va già offline)
- lunedì, febbraio 10, 2014
- 0 commenti
Era da un po' di tempo che l'idea ci balenava per la testa, forse per nostalgia o forse, molto più semplicemente, perché la voglia di scrivere di videogiochi dentro di noi non è mai completamente svanita. E così, seppur sotto forma di un progetto totalmente diverso e se possibile ancora meno ambizioso che in passato, abbiamo deciso di riportare in vita PlayOnLine sotto mentite spoglie. Sì, lo so... La maggioranza di voi si starà chiedendo: "E che diavolo era PlayOnLine?!?". Beh, nel suo piccolo, PlayOnLine.net è stato parte della storia dello scrivere di videogiochi online in Italia. Nel lontano 1997, prima del boom di internet, prima dei vari IGN, SpazioGames, EveryEye, Eurogamer, quando in rete, in Italia, c'erano sì e no quattro gatti, POL era già presente. Un progetto pseudo-amatoriale nato da un'idea dell'amico Alberto Ziello e che, per molteplici ragioni, tale è sempre rimasto. E se per onestà bisogna dire che dal punto di vista prettamente numerico (leggasi utenti unici) non si sono mai raggiunti numeri da capogiro, è altrettanto doveroso ammettere come la passione dei collaboratori e l'elevata qualità dei suoi scritti abbiano consentito a POL di guadagnarsi una propria nicchia di fedeli lettori e il rispetto e il supporto incondizionato di publisher e distributori italiani.
Per vari motivi che non è il caso di sviscerare in questa sede, PlayOnLine è morto nel 2006, dopo dieci anni di onorata carriera e la ragguardevole cifra di oltre 1050 recensioni nel suo palmares. Durante i circa otto anni che sono trascorsi dal suo funerale ad oggi alcuni di noi sono rimasti in contatto, stretti da un'amicizia che negli anni è andata al di là della semplice collaborazione "lavorativa". Così, qualche settimana fa, tra una chiacchiera videoludica e l'altra, ci siamo detti: perché non tornare a lasciar traccia dei nostri deliranti pensieri sul web e discuterne lì anziché di persona, al telefono o in un'asettica chat via WhatsApp? E perché non chiamare questo nuovo progetto proprio con il nome con cui autoironicamente tante volte abbiamo chiamato PlayOnLine durante i suoi canonici problemi con l'hosting e dopo la sua prematura dipartita?
E così eccoci qua, senza particolari pretese né ambizioni, solo con la voglia, di tanto in tanto, di mettere nero su bianco le umili considerazioni di esperti videogiocatori ormai pericolosamente vicini alla soglia degli 'anta. Che si tratti di un nuovo gioco appena completato o di un vecchio titolo appena riesumato poco importa: niente diktat contenutistici e temporali nel nuovo Play... OffLine!
Poi, magari tutto naufragherà a breve, o, perché no, vecchi e nuovi amici di tanto in tanto faranno capolino da queste parti per renderlo un luogo meno triste e deserto. Per il momento prendiamola e prendetela così. Chissà mai che ne esca comunque qualcosa di gradevole. D'altronde, già il nome è di per sé tutto un programma...
Per vari motivi che non è il caso di sviscerare in questa sede, PlayOnLine è morto nel 2006, dopo dieci anni di onorata carriera e la ragguardevole cifra di oltre 1050 recensioni nel suo palmares. Durante i circa otto anni che sono trascorsi dal suo funerale ad oggi alcuni di noi sono rimasti in contatto, stretti da un'amicizia che negli anni è andata al di là della semplice collaborazione "lavorativa". Così, qualche settimana fa, tra una chiacchiera videoludica e l'altra, ci siamo detti: perché non tornare a lasciar traccia dei nostri deliranti pensieri sul web e discuterne lì anziché di persona, al telefono o in un'asettica chat via WhatsApp? E perché non chiamare questo nuovo progetto proprio con il nome con cui autoironicamente tante volte abbiamo chiamato PlayOnLine durante i suoi canonici problemi con l'hosting e dopo la sua prematura dipartita?
E così eccoci qua, senza particolari pretese né ambizioni, solo con la voglia, di tanto in tanto, di mettere nero su bianco le umili considerazioni di esperti videogiocatori ormai pericolosamente vicini alla soglia degli 'anta. Che si tratti di un nuovo gioco appena completato o di un vecchio titolo appena riesumato poco importa: niente diktat contenutistici e temporali nel nuovo Play... OffLine!
Poi, magari tutto naufragherà a breve, o, perché no, vecchi e nuovi amici di tanto in tanto faranno capolino da queste parti per renderlo un luogo meno triste e deserto. Per il momento prendiamola e prendetela così. Chissà mai che ne esca comunque qualcosa di gradevole. D'altronde, già il nome è di per sé tutto un programma...
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