Nonostante sia ormai grandicello (le primavere sono
quasi 36) riesco ancora a stupirmi per molte cose. Mi stupisce vedere
Miguel Serse a X-Factor
che canta “ho il mercedes”, mi stupisce che
qualcuno
abbia creduto che Red Bull mettesse davvero le ali, così come mi stupisce il
mio rinnovato interesse verso PS Vita. Incredibile ma vero, squilli di trombe,
fanfare e vuvuzela… la mia PS Vita non sta
prendendo polvere sulla mensola,
non è finita come usato da Gamestop e soprattutto non è spenta dal lontano 22
febbraio 2012, data di uscita della console in Europa. Oltre a stupire me,
potrei aver stupito più di un lettore per questa mia balzana affermazione. PS
Vita è infatti viva e vegeta, mi sta regalando più di una gioia e soprattutto
ha capito qual è la sua dimensione all’interno dell’attuale mondo dei
videogiochi. PSP ha avuto gli stessi identici problemi e, fatta eccezione per
il Giappone, è stata un gran bel fallimento in tutto il resto del mondo. La
stessa cosa vale per PS Vita ed il motivo è perché… mancano i giochi. Ma ne
siamo così sicuri? Oppure dovremmo dire che “mancano i giochi a scaffale?”. A
mio avviso la realtà nuda e cruda è semplicemente questa: un acquirente di PS
Vita trova poco o nulla sugli scaffali dei GameStop di turno. Ma nel 2014 ha
ancora senso recarsi in negozio per acquistare un videogioco per console
portatile? Gli utenti Nintendo staranno strabuzzando gli occhi e diranno che,
sì, ovvio che ha senso. Ecco, per me non ne ha.
Ormai da anni siamo tutti entrati nell’era dello
smartphone, dove basta un click nello store per scaricare un’App, sia essa
gratuita oppure a pagamento. Sony non sta facendo altro che replicare almeno in
parte la strategia dei vari produttori di smartphone (e di relativi OS), cioè sta
mettendo sul mercato il 90% del catalogo in formato digitale. Certo, alcuni
titoli escono ancora nella doppia versione digitale/fisica, ma ormai la maggior
parte dei titoli, anche quelli interessanti, esce unicamente in versione
scaricabile. Oltretutto, sono sempre di più i casi di giochi cross-buy, cioè
acquistabili su PS3 o PS4 e scaricabili gratuitamente per PS Vita. Emblematico
è il caso di Hotline Miami, titolo che ho finito nella sua versione portatile,
ma giocabile anche sulle due console casalinghe. Inoltre i salvataggi sul Cloud
permettevano di cominciare una partita su PS Vita e di continuarla poi a casa
su PS3 o PS4, per poi magari riprenderla in viaggio il giorno successivo, di
nuovo su PS Vita. Sono proprio queste le possibilità che mi aspetto da una
console portatile: non solo l’esperienza portable, ma anche il cross-buy e la
possibilità di usufruire dello stesso software su più piattaforme, in modo da
ottimizzare i tempi e godermi il gioco anche quando lontano da casa.
Tornando alla questione giochi disponibili, siamo
così sicuri che il catalogo di PS Vita sia scarno? Forse scarno dei cosiddetti
tripla A, ma i nuovi titoli resi disponibili ogni mese non sono poi così pochi
e sono adattissimi alla fruibilità portatile. Inoltre tra PS Plus, sconti,
saldi e offerte, si riesce a giocare non dico a costo zero, ma quasi. Negli
ultimi mesi il mio unico esborso di denaro è avvenuto per l’acquisto di Hotline
Miami e Murasaki Baby, tutto il resto mi è stato gentilmente offerto
gratuitamente attraverso PS Plus. Certo, tra i giochi disponibili c’è più di un
titolo che fa storcere il naso (Metrico e TxK non mi sono piaciuti per nulla),
ma anche solo nell’ultimo paio di mesi sono usciti i vari Fez, Joe Danger,
PlayStation All-Star Battle Royale, Pixeljunk Shooter Ultimate e Velocity 2X, tutti
rigorosamente gratuiti e tutti sicuramente godibili.
Qual è quindi il futuro di PS Vita? Il futuro a mio
avviso è già il presente, fatto di titoli indipendenti, alcuni giochi minori
convertiti da smartphone, cross buy PS4-PS Vita e remote play, altro punto non
toccato in questo articolo ma sicuramente interessante per tutti coloro che
hanno acquistato la console. Per alcuni non sarà sufficiente, ma dal mio
personalissimo punto di vista è ben più di quanto mi potessi inizialmente
aspettare da questa tanto bistrattata console.