mercoledì 26 marzo 2014
Quella cosa (brutta) chiamata daungreid



Non se ne può più. Cos’è questa mania che ha colpito forumers, pseudo-esperti e giocatori di tutto il mondo? Sta diventando la parola più abusata sul web nerdico, persino più di bimbominkia e nerfato. La parola incriminata è downgrade, che da ora in poi identificherò con l’appellativo di daungreid. La si legge un po’ ovunque da quando è stato rilasciato il video di annuncio della nuova data di uscita di Watch Dogs. Qui sotto trovate l’immagine comparativa che tanto si è diffusa sul web nelle ultime settimane.

Cosa si intende esattamente per daungreid? In ambito videoludico ci si riferisce con questo termine quando un titolo viene annunciato con un certo comparto tecnico e al momento dell’uscita ci si ritrova tra le mani un prodotto visivamente meno impattante rispetto alla prima demo mostrata. Un po’ come successo per quella monnezza di Aliens Colonial Marines. Siamo sicuri sia il giusto punto di vista per indicare il ridimensionamento o cambiamento in corsa di un progetto? Io non ne sono sicuro e vorrei spiegarne i motivi.

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venerdì 21 marzo 2014
Dead Rising 3 - 5 sì e 5 no



In ritardo rispetto alla dicitura "Day One Edition" riportata in copertina, ma pienamente in linea col mood di questo blog, finalmente ho trovato voglia e tempo di giocare il terzo capitolo della saga horror-satirica di Capcom. Dico voglia perché, nonostante il buon ricordo del primo DR sull'allora giovane 360, il secondo capitolo lo mollai definitivamente dopo alcuni più o meno seri tentativi: niente, non mi prendeva, già il suo breve prologo mi aveva più che saziato. A riconferma di ciò, inizialmente non ho ceduto nemmeno al richiamo da titolo di lancio next-gen di questo terzo capitolo. Neppure la demo, scaricata e mai eseguita. E quindi? E quindi il consiglio del buon Gianluca, nonché la sua abilità commerciale, ha colpito ancora. Ci sono cascato in pieno e, devo ammetterlo, meno male! Perché, pur non essendo un prodotto perfetto, è stato per me strumento di forte godimento ludico, soprattutto per i cinque motivi qui di seguito:

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martedì 4 marzo 2014
L'epoca delle seghe mentali

 Ultimamente gli appassionati di videogiochi (quantomeno quelli che "frequentano" assiduamente la rete) stanno entrando in un loop perverso. Più passa il tempo e più mi convinco di questa cosa. E' sufficiente fare un giro su qualsiasi forum specializzato (NeoGAF in primis), leggere i commenti che fanno seguito alla pubblicazione di una news, piuttosto che assistere ad una semplice conversazione tra appassionati per rendersi conto di questa cosa. A cosa alludo? Al fatto che ormai sembra che il fine ultimo del videogiocare, il divertirsi, sia diventato quasi "accessorio" alla discussione tecnica fine a sé stessa. All'uscita di ogni nuovo titolo orde di utente e fantomatici super esperti si prodigano in analisi tecniche sulla qualità del prodotto, sparando a zero sull'incapacità dello sviluppatore di turno nel proporre una qualità cosmetica all'altezza delle loro (insaziabili?) aspettative. Un'escalation di seghe mentali che si è ulteriormente accentuata con l'uscita sul mercato delle console di nuova generazione, con il resolution-gate a tener banco oramai in ogni dove. Certo, la qualità media piuttosto bassa dei primi titoli per Xbox One e PlayStation 4 non aiuta ad uscire da questo circolo vizioso, così come non aiutano recensori pronti a cavalcare quest'onda perversa concentrando buona parte dei loro scritti su fantomatiche pecche che rendono quasi oltraggioso il lavoro svolto dagli sviluppatori. Basta cercare informazioni sul recentissimo Thief per rendersi conto di come le analisi tecniche comparative tra le varie versioni la facciano da padrone sugli approfondimenti sulla qualità del gameplay stesso.
 
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