venerdì 17 luglio 2015

In questa calda estate milanese, il mio videogiocare procede a tentoni, svogliato ed accaldato come un anziano esposto al sole durante le ore più calde (cit.). Dopo essermi entusiasmato come un bambino all’uscita di The Witcher 3 (salvo poi rendermi conto dell’impegno che era necessario profondere per fronteggiarne l’immensità), ho riposto con cura il titolo di CD Project Red nella lista dei “to do”, ripiegando su titoli sulla carta più adatti a fruizioni canicolari. La scelta è ricaduta su Wolfenstein: The Old Blood e su F1 2015. I due titoli, seppur appartenenti a generi completamente diversi tra loro, sono riusciti a fare comunella nell’accaparrarsi le mie afose bestemmie grazie ad alcune immani boiate che ne minano, a mio giudizio, la loro (buona) qualità complessiva. Ma andiamo con ordine…

Cominciamo dallo sparatutto nazi-fascista. Premetto che sono un grande fan della prima (ri)comparsa del brand Wolfenstein avvenuta poco più di un anno fa grazie a Bethesda. Si è trattato a mio avviso di un ottimo prodotto, presentato tuttavia piuttosto male a livello di marketing, dato che dietro a meccaniche FPS di prim’ordine, il titolo sviluppato da MachineGames nascondeva una narrazione di assoluta qualità (cosa che molti hanno ignorato e continuano ad ignorare reiterando ad libitum l’equazione Wolfenstein = sparone ignorantone). L’annuncio di The Old Blood, per giunta a prezzo ridottissimo (cosa non scontata considerando che la durata di questa espansione/prequel ha poco da invidiare a quella di un Call of Duty qualunque), ha così reso molto felice colui che scrive, dandogli nel contempo la speranza che un ritorno sulla scena di B.J. Blazkowicz avrebbe finalmente garantito al titolo quella cassa di risonanza che in precedenza era venuta a mancare. Così, dopo la carnevalata dell'usciamo solo digital / no anzi anche boxed / vabbé però digital una settimana prima, ho tirato fuori il biglietto da 20, messo il centesimo di resto in tasca ed inserito il Blu-ray dentro Xbox One con tutti i buoni propositi di questo mondo. La prima manciata di ore di gioco non ha tradito le mie aspettative, tra un super-soldaten e qualche sconsacrazione di troppo (sì, Wolfenstein è un titolo che richiede un po’ di pazienza…). Tutto come da copione, quindi. Se non che, giunti a circa la metà della campagna, la narrazione (proprio l’aspetto che più mi aveva colpito in The New Order) svacca completamente, con derive tali da fare invidia all’imbattuto fumo nero di Lost. Vi basti sapere che (SPOILER ALERT) la parte finale del gioco la si fa perlopiù a crivellare nazisti zombie che cadono dal cielo sotto forma di palle di fuoco. Ok MachineGames… va bene rivisitare la storia in maniera fantasiosa, ma vedere fior fior di crucchi armati fino ai denti trasformarsi in non morti grazie agli effluvi verdi scaturiti dalla tomba di Re Ottone anche no…
Deluso e contrito, da buon appassionato di Formula 1 mi sono fiondato ad acquistare la prima versione next-gen del titolo ufficiale sviluppato da Codemasters. Ora, la casa anglosassone fa praticamente solo racing game da anni, detiene la licenza ufficiale F1 dalla stagione 2009, il titolo 2013 e 2014 avevano raggiunto un livello di affinamento decisamente elevato, e… tac, esce F1 2015, primo titolo next-gen, EGO engine versione 4.0 e cosa mi combina? Beh, niente di grave dai… Sono state solo rimossi il career mode, la safety car, le macchine classiche del passato, le sfide, l’HUD con lo stato delle gomme e delle appendici areodinamiche (almeno su console), i cordoli sono poco più di un orpello grafico, l'I.A. fa pena, basta rallentare per prendere spazio durante il giro di lancio in qualifica per vedere comparire bandiere gialle in ogni dove... ma che volete che sia? Restano pur sempre il time attack, la gara singola e il campionato! Tanto valeva metterci l’autoradio così magari si riusciva a fare concorrenza ad Out Run… Come se questo non bastasse a far dubitare della buona fede dei Codies, arriviamo alla nota d’eccellenza riservata alla versione localizzata per il Bel Paese. Già perché ad occuparsi della telecronaca virtuale in italiano ci sono nientepopodimeno che… Gigi Pucci e Gianni Carrara! Voi direte “vabbè, poco male che ci siano due sconosciuti. L’importante è che se la cavino…”. Invece no! Abbiamo una verve che a confronto Gianfranco Mazzoni sulla RAI è Galeazzi che commenta gli Abbagnale e pronunce del calibro di Levi’s Hamilton (già proprio come i jeans!). RI-DI-CO-LO! Forse l'intento di Codemasters era quello di provare ad insidiare la mitica telecronaca del primo Formula One per PSX. Peccato anche in questo caso, perché la resa grafica è buona e il modello di guida, seppur con le pecche sopra citate che si spera possano essere migliorate con le prossime patch, riesce a risultare tutto sommato piacevole.
A volte mi chiedo davvero come produzioni che richiedono anni di sviluppo e risorse umane ed economiche ingenti possano naufragare in veri e propri bicchieri d’acqua. La storia è costellata di cavolate talmente evidenti da portare anche il meno navigato degli utenti a chiedersi “se me ne sono accorto io dopo dieci minuti, come fanno a non essersene accorti beta tester e sviluppatori?”. Certi particolari (basti per esempio pensare a Geralt che usciti da un menù si trova zuppo d’acqua anche se era fermo al sole da ore) sono “voluti”, nel senso che si tratta di glitch conosciuti dagli sviluppatori che vengono giudicati tutto sommato “minori” e per questo sacrificabili sull’altare del rispetto di street date sempre più stringenti. In altri casi, invece, ci troviamo di fronte a vere e proprie cappellate che non si sa per quale motivo passano inosservate agli occhi di centinaia di persone. Di esempi analoghi ce ne sono parecchi, più o meno gravi, ma forse è il caso di parlarne in altra sede o in altro articolo. Nel frattempo, se volete, lo spazio qui sotto è disponibile per accogliere i vostri ricordi più orrorifici...

Unknown
Scritto da Unknown

2 commenti:

  1. Bè, intanto grazie per avermi fatto risparmiare i sessanta che avevo riservato a F1: seguirò con attenzione il rilascio delle patch. Chissà che per l'inizio della prossima stagione non riescano ad aggiustarlo.. :) Detto ciò, è dal GP4 di Crammond che aspetto un degno successore... Geoff dove sei???

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  2. La mancanza di contenuti e il polishing infimo del nuovo F1 sono abbastanza allucinanti.
    C'è da dire che, come te, sono caduti in tanti nella trappola, visto che si sta difendendo bene nelle classifiche di vendita europee, almeno nella settimana di lancio.

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